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Parcheggia l’auto a marzo: multata e rimossa durante il lockdown per un cantiere. “Ma i cartelli non c’erano”

Multa da 42 euro. Già 221 euro di spese per il deposito. Altri 12 euro per ogni ulteriore giorno che passerà. La beffa di scoprirsi senz’auto al primo giorno di uscita dal lockdown.

Ha davvero tratti surreali la vicenda di una cittadina residente nel centro di Como raccontata in consiglio comunale lunedì scorso dall’esponente di Forza Italia, Luca Biondi. Il quale, contattato, ribadisce l’incredibile sequenza dei fatti, almeno per quanto noto finora.

“La vicenda mi è stata raccontata direttamente dall’interessata per chiedermi un consiglio. A quel punto mi sono attivato e l’ho riportata in aula lunedì – spiega Biondi – In sostanza è accaduto questo: la cittadina, non avendo un box di proprietà, ha parcheggiato la sua auto in un posteggio bianco, gratuito, in viale Innocenzo, nei primi giorni del lockdown a marzo. Da quel momento, costretta rimanere a casa e potendo fare gli acquisti di necessità spostandosi a piedi, non l’ha più utilizzata. Poi, l’altro giorno, la scoperta: l’auto non c’era più”.

Immaginabile il panico, da cui le ricerche per capire che fine avesse fatto la vettura. Dopo qualche verifica, ecco la scoperta: l’auto è risultata rimossa forzatamente con tanto di carro attrezzi e fermo in deposito. In più, la multa.

“Si è infatti appreso che durante la quarantena, su quel tratto di viale Innocenzo sono stati compiuti dei lavori e le auto trovate in sosta sono state rimosse – spiega ancora il consigliere comunale – Andando a ritroso, risultano interventi in zona a partire da fine aprile per la rete del gas, ma quando la vettura venne parcheggiata non c’era alcuna cartellonistica o segnaletica di avviso, né la cittadina è stata raggiunta da altre comunicazioni specifiche”.

“D’altronde, se quello fosse stato il cantiere che ha determinato la rimozione, si tratterebbe comunque di lavori iniziati un mese dopo il posizionamento dell’auto, multata il 5 maggio scorso. Può anche starci che con tanto preavviso non fossero presenti le indicazioni – osserva Biondi – ma allora come poteva sapere la proprietaria dell’auto della necessità di spostarla? E come avrebbe potuto provvedere, tra l’altro, essendo costretta per legge a stare a casa?”.

Vicenda intricata e costosissima per la proprietaria del mezzo, quindi.

“Ora ho posto pubblicamente la questione, l’assessore alla Polizia Locale Elena Negretti ha garantito approfondimenti e la proprietaria della vettura ha fatto altrettanto tramite i canali istituzionali – conclude Biondi – Spero si possa fare chiarezza, so che sono state date rassicurazioni su una verifica puntuale dei fatti. Perché se fossero davvero andate così le cose, si tratterebbe di una palese ingiustizia a danno di una cittadina ignara”.

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2 Commenti

  1. Io ho comprato box e sto al sicuro. Si parla di rimozione per lavori, non per un vezzo. Mi spiace ma si ha da pagare il dovuto.

  2. Non si può lasciare un’auto abbandonata sulla pubblica via. La norma prevede la possibilità della rimozione dopo 48 ore dalla posa dei cartelli. Comunque senz’altro il giudice di pace archivierà l’atto…

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