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“Autogrill Ticosa”, Nessi attacca il progetto Rapinese. Il sindaco risponde: “Baciatevi i gomiti”

E’ tornato a fare capolino in Consiglio Comunale il futuro dell’area Ticosa. E subito diventa uno dei (tanti) motivi di scontro dell’eterno duello a Palazzo Cernezzi, cioè quello tra il consigliere comunale di Svolta Civica, Vittorio Nessi, e il sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Un attrito di lunga data, che ha visto numerosissime scintille anche nel mandato precedente quando entrambi erano all’opposizione. Ebbene, tra le sedute consiliari del 12 e del 14 settembre scorsi, uno dei temi caldi è stato appunto il futuro dell’ex tintostamperia. Ed è stato Nessi ad affondare i colpi con termini anche piuttosto forti, contestando il progetto annunciato dal nuovo sindaco, ossia l’incapsulamento con messa in sicurezza della famosa Cella 3 della Ticosa non ancora bonificata, per poi asfaltare l’area e realizzare 600 posti auto pubblici coperti da pannelli solari per generare energia. Secondo Nessi, con questa soluzione “lasceremo i rifiuti peggiori ai nostri figli”.

“Mi viene in mente il discorso fatto in Consiglio Comunale dal cardinale Cantoni, che invitava a ricordarsi delle future generazioni – ha proseguito il consigliere di Svolta Civica – ecco, noi lasceremo un manto di cemento e sotto ci sarà l’amianto”. Poi, come si accennava, l’affondo più colorito: “Chi arriverà da Milano e entrerà a Como avrà questa vista su un parcheggio da autogrill da 45mila metri quadrati, coperto da pannelli fotovoltaici. Questo è lo skyline che si presenterà all’ingresso in città”. Da ricordare che la proposta dell’allora candidata sindaco Barbara Minghetti per l’area Ticosa era la realizzazione di un Hub della Creatività che contemplasse oltre a una parte dell’area destinata alla sosta anche un incubatore di startup sul modello di ComoNext, un’area culturale, la connessione con l’Università, verde e residenze per universitari.

A Nessi – anche a Minghetti – ha poi replicato direttamente il sindaco. “Quando Minghetti dice che vede il nostro progetto per Ticosa un po’ limitato perché voleva mobilità, efficientamento energetico ed ecologia, non si rendeva conto che parlava esattamente del nostro progetto”.
“Avete un’idea di quanto serva avere oggi in città 6mila metri quadri di pannelli solari? – ha rimarcato il sindaco, anche in relazione alla crisi energetica che sta colpendo durissimo imprese e famiglie – grazie alle tecniche che oggi consentono di trasmettere anche nel mercato interno dell’energia, dovreste baciarvi i gomiti se riesco a realizzare il progetto in fretta in funzione dell’incapsulamento (il “tappo” sugli inquinanti interrati, Ndr). Una pratica, quest’ultima, perfettamente consentita dalle norme e per cui non faremo alcuna follia giuridica. Ho già chiesto pareri alla nostra Avvocatura, nell’interesse di tutti”.

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11 Commenti

  1. Se penso che con un negroni in mano siamo stati io e Lupin al baretto a dargli questa idea dei pannelli mi viene da piangere. Peccato che un area cosi diventi un isola di calore e un non luogo capace di attirare nuove auto a inquinare. Le città del mondo respingono le auto qui si fa esattamente l opposto. Tristezza infinita

  2. Be se pensiamo al “benvenuto” attuale che regaliamo ai forestieri, ben vengano pannelli e parcheggi.
    Il bello é che dopo anni di nulla la sinistra si ritrova improvvisamente piena di idee….

  3. È curiosa questa considerazione del Sindaco. Il progetto che aveva in mente Minghetti era ben diverso da quello che ha in mente il nostro Sindaco. La differenza è evidente. La prima proponeva una riqualificazione che aveva l’obiettivo di creare una cittadella costruita secondo le norme di sostenibilità. L’ipotesi del Sindaco è una spianata di parcheggi coperta da celle fotovoltaiche e che attirerà più traffico di quello che c’è già. Sarebbe, tra l’altro, se è stato fatto uno studio di accessibilità a questo mostro urbano che sarà il parcheggio in area Ticosa. Sarebbe divertente veder chilometri di code di auto su viale Innocenzo che cercano disperatamente di raggiungere i parcheggi sotto le celle fotovoltaiche 😊. A parte questo, il Sindaco non ha spiegato al Consigliere d’opposizione e a tutti i cittadini, le motivazioni della Sua scelta di mettere il problema sotto il tappeto. Perché questa soluzione è la classica polvere sotto il tappeto. Coprire con un manto di cemento i rifiuti è un modo per procrastinare la risoluzione del problema a chi verrà dopo facendo finta di risolverlo subito. Probabilmente si sta già preparando a trasferire le colpe da quelli di prima a quelli dopo. Ci sta. Quando ogni cosa che si fa, genera più problemi che soluzioni, si può solo chiedere di “baciare i gomiti” a chi le vere soluzioni sarà costretto a trovarle negli anni a venire.

  4. Chi vince decide, il popolo è sovrano, fatevene una ragione anche se pare siete ancora tramortiti.Speriamo che oggi vi spazzino via anche da Roma così “forse” ve ne rendete conto. Signor Ciullo, l’ho conosciuta, e la stimo tantissimo, ma la proposta di un referendum sulla ticosa e pari ai tavoli della Minghetti. Per favore…

  5. Bravo anzi bravissimo questo sindaco che non perde tempo e cerca di fare quello che dal 1982 non è mai stato stato fatto in Ticosa se non demolire, distruggere padiglioni che oggi sarebbero archeologia industriale.
    A proposito 600 posti auto a 5 euro al giorno fanno 3000 euro al giorno moltiplicati 365 giorni fanno circa 1.100.000 per le casse del comune senza contare gli incassi per l’energia prodotta dai pannelli solari. In 40 anni il comune ha perso l’equivalente per i mancati incassi per i posteggi in Ticosa di circa 40.000.000!!!!!
    Tanto ha pagato pantalone cumasc un moooolto xxione.

  6. Se il Sindaco è così sicuro del sostegno alla sua proposta, perché non la sottopone a Referendum civico ai sensi delle leggi e del Regolamento comunale insieme a differenti destinazioni? Chiedere l’opinione della città non è più una sua priorità? Oppure egli teme una sonora smentita a testimonianza del senso comune evolutosi dopo le elezioni?

  7. La Ticosa è ferma da decenni e dopa la figuraccia di qualche sindaco siamo ancora qui a cercare di “mettere bandierine” se qualcuno cerca di fare qualcosa. Sindaco vada per la sua strada secondo il SUO programma senza farsi impantanare dalla vecchia politica.

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