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Natale a Como, ecco l’avviso per il mercatino: 73 casette e obbligo di fuochi a Capodanno

E’ uscito il primo avviso per gli eventi del Natale a Como, la nuova manifestazione “spacchettata” in più bandi di gara voluta dalla Giunta Rapinese al posto del cosidetto “modello Città dei Balocchi” (benché piuttosto simile, a prima vista).

Per ora, è ufficiale il bando per le 73 casette/chalet (tassativamente in legno) suddivise in tre aree della città nel periodo 26 novembre 2022-8 gennaio 2023:

50 posizionate in piazza Cavour per la vendita, senza somministrazione, di prodotti merceologici ed alimentari, preferibilmente (ma non obbligatoriamente) artigianali e tipici del territorio;

20 posizionate in via Corridoni da destinarsi alla somministrazione di alimenti e bevande;

3 posizionate in piazza Grimoldi per ospitare, a rotazione e secondo un calendario definito dall’Amministrazione comunale, le associazioni di promozione sociale, culturale e sportiva della città di Como che ne facciano richiesta.

Per ora, come accennato, si tratta di un avviso rivolto ai soggetti potenzialmente interessati a partecipare, che possono presentare domanda di occupazione del suolo pubblico entro il 27 Ottobre 2022 alle ore 23.59.

Qui trovate l’avviso in forma integrale.

Da sottolineare che l’organizzatore avrà l’obbligo di organizzare anche lo spettacolo pirotecnico di almeno 15 minuti nella notte di Capodanno e che sempre l’organizzatore (e non i partecipanti) dovrà corrispondere all’amministrazione comunale il 10% del proprio fatturato realizzato nel periodo tra il 26 novembre 2022 e l’8 gennaio 2023, che sarà poi devoluto dall’Amministrazione comunale a favore di associazioni/organizzazioni no profit (non è ancora chiarissimo come individuate). Il rendiconto minuzioso del ricavato dovrà essere trasmesso a Palazzo Cernezzi entro il 31 marzo 2023.

Altro obbligo per l’organizzatore sarà proporre e realizzare alcune attività di spettacolo e di intrattenimento (es: artisti di strada, cori, performance artistiche) in piazza Perretta e/o in altre piazze cittadine (es. piazza Volta, ecc….), nei fine settimana (a partire dal giovedì) del mese di dicembre e sino all’8 gennaio 2023, con riguardo, in particolare, alla festività dell’Immacolata Concezione, alla Vigilia di Natale e all’Epifania. Quanto proposto sarà oggetto di precipua valutazione.

Per quanto riguarda i prodotti che dovranno essere venduti, nessun obbligo che siano comaschi: nell’avviso, infatti, “si chiede che i prodotti siano preferenzialmente artigianali e provengano preferenzialmente dal territorio lariano”. E’ attribuito maggior punteggio – come di seguito meglio specificato – all’Organizzatore che presenti una lista di partecipanti in cui siano presenti maggiormente imprese agricole o artigianali che producono direttamente i prodotti venduti. Qui trovate l’avviso in forma integrale.

Albero, casette, luci nelle vie (con l’elenco), obblighi per i vincitori: come sarà “Natale a Como”

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12 Commenti

  1. fa piacere vedere un sindaco lungimirante che invece di incentivare il turismo e portare i soldi alla citta’ pensa ai comaschi che mantengano in piedi le attivita’ cancellando eventi … siete anacronistici e meritate il deserto…. adesso chiudi piazza Roma ai bus per scaricare i turisti sulla tangenziale GENIO sara’ un piacere deviare i miei modesti 8000 turisti all’anno in citta’ a Cernobbio…..

  2. che schifo. Chi ci va fino ai giardini pubblici per farsi un panino ? Il bello era camminare e vedere le luminarie in centro mangiando qualcosa.

    E poi il 10% del FATTURATO o dell’UTILE ? c’e’ una bella differenza.

    Ma ci sei o ci fai ?

  3. Bella idea le casette per cibo e bevande, quindi compreso il vin brulé immagino, tutte insieme a qualche centinaio di metri dalle altre. Complimenti Sig. Sindaco!!!! Mi chiedo perché non ha Ponte Chiasso o a Prestino già che c’eravate… Ma come si fa ad immaginare un mercatino di natale a zone magari con recinto. Dilettanti allo sbaraglio? no peggio, qui c’è solo approssimazione. Una delle iniziative di Como più conosciute, la Città dei balocchi, di fatto chiusa senza un motivo. Come se a Monaco decidessero di chiudere l’oktoberfest!

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