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Attualità, Politica

Bartolich incontra Confcommercio: “Stop deregulation B&B e fuga dei residenti dal centro storico, proteggere la vendita al dettaglio”

Nel ciclo di incontri previsti con i candidati sindaco in vista delle prossime elezioni amministrative dopo il vertice di ieri col candidato sindaco del centrodestra, Giordano Molteni, oggi Confcommercio ha incontrato la candidata sindaca Adria Bartolich (sostenuta da Civitas-Progetto città , Noi di  Centro, Comitato Assemblee Popolari) accompagnata dalla consigliera comunale  Pierangela Torresani. Presenti per Confcommercio rappresentato il Presidente Giovanni Ciceri, il vicepresidente Roberto Cassani e diversi altri consiglieri dal vivo e collegati in videoconferenza.

Spiega la candidata:

Nel corso dell’incontro, cordiale, approfondito e ricco di spunti, sono stati presentati i problemi di settore e delle varie categorie che si riconoscono in Confcommercio e i punti programmatici per il governo della città presentati da Bartolich che ha sottolineato come sia necessario i seguenti punti:

1)      Como deve svolgere appieno il suo ruolo di comune capoluogo coordinandosi anche con i comuni di cintura in modo da evitare un’eccessiva concentrazione di grande distribuzione ;

2)      è necessario che si applichi quanto dispone la direttiva Bolkestein per quanto concerne i limiti di metratura previsti evitando di spacchettare  e frazionare le aree di grande distribuzione;

3)      operare per la specializzazione del commercio a dettaglio in modo da non entrare in concorrenza con la grande distribuzione , e-commerce e acquisti on line, qualificandolo;

4)      salvaguardare la presenza di residenti in convalle ed in particolare nel centro storio. Una città senza abitanti muore (tema affrontato dall’ex assessore Spallino su queste pagine: qui, Ndr)

5)      lavorare perché la presenza turistica non si limiti alla stagionalità ma copra il più possibile tutti i mesi dell’anno migliorando e qualificando l’offerta culturale e di trattenimento;

6)      prestare una maggiore attenzione a tutte le nuove forme di accoglienza bed and breakfast, case vacanza che a volte operano nella totale deregulation;

7)      lavorare per una maggiore specializzazione della formazione degli operatori addetti al settore della ristorazione e alberghiero anche attraverso la promozione di  specifici istituti superiori di alta formazione.

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4 Commenti

  1. Leggendo l’articolo mi è venuto in mente un bellissimo libro, che suggerisco a chi non ha ancora avuto la fortuna di leggere, “Il liberismo è di sinistra” scritto dagli economisti Alberto Alesina, morto precocemente lo scorso anno, e Francesco Gavazzi. Il saggio sostiene che riforme liberalsocialiste possono migliorare le condizioni sociali delle categorie fragili molto più di quello che possano fare tipiche azioni pubbliche erroneamente attribuite alla tradizione di sinistra e cattolica quali l’assistenzialismo, il protezionismo e la riduzione forzosa della concorrenza. Per intendersi, mettere i blocchi alla Grande Distribuzione per salvaguardare i negozi di vicinato non aiuta questi ultimi quanto favorire la creazione di operatori di nicchia o in consorzio. Impedire l’apertura di B&B non aiuta la ricezione alberghiera quanto la creazione di una piattaforma normativa che garantisca i consumatori e riduca la concorrenza sleale. Insomma, il sistema delle regole non deve essere letto per bloccare la libera concorrenza ma per favorire i comportamenti virtuosi evitando la difesa ad oltranza degli operatori che sono in posizione antieconomica. Sono interessanti quindi questi sette punti promossi da Adria Bartolich e assolutamente in linea con il concetto “liberismo di sinistra” che ha suggerito la Legge Bersani per esempio. Sono interessanti soprattutto perché ci danno la differenza tra chi cerca di direzionare il progresso economico per consentire a tutti di beneficiarne e chi, ad esempio certa dirigenza di alcune associazioni di categoria cittadine, cerca di bloccarlo ingaggiando una ridicola battaglia contro i mulini a vento.

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