La competenza è ministeriale, come ampiamente premesso e poi ribadito sia dall’assessore alla Mobilità del Comune di Como, Pierangelo Gervasoni, sia dall’ingegnere di Palazzo Cernezzi, Loris Molteni, che ha curato con il dirigente Ciro di Bartolo la redazione del nuovo Piano del traffico ora in discussione. Ma, tenendo fermo questo punto che certamente può essere un vincolo non da poco, la proposta che arriva dal documento per quanto riguarda la Navigazione assomiglia molto a una sorta di uovo di Colombo per decongestionare la Lariana e la Regina.

L’ipotesi, infatti, che poi forse è più corretto leggere come una proposta sottoposta alla Navigazione, è di istituire due nuove linee di battelli che – parole di Gervasoni – “non facciano più a zig-zag tra le due sponde del lago ma le costeggino a est e ovest, per guadagnare tempo”.

Un concetto poi sviluppato ulteriormente da Molteni.

“La Navigazione oggi funziona al contrario rispetto al trasporto pubblico su gomma: quest’ultimo è molto forte nella stagione invernale e meno in quella estiva, mentre per i battelli è l’opposto – ha dichiarato – Noi invece vorremmo rendere il servizio via lago molto più appetibile anche nel periodo invernale e non soltanto in quello estivo per trasferire una quota di spostamenti dal mezzo privato al battello”.

“Dunque – ha aggiunto Molteni – abbiamo introdotto nel Piano del traffico due linee che collegano direttamente Como con le sponde est e ovest per intercettare i poendolari che usano il mezzo privato e il trasporto pubblico su gomma e trasferirlio sul servizio via lago. La Navigazione ha un grandissimo vantaggio: non risente del traffico e crediamo davvero che una una cospicua parte del traffico su strada, in questo modo, potrebbe essere trasferito via lago”.