Bestemmie, immagini offensive e altre legate alla figura del Duce. La festa di Carnevale, quest’anno, per l’associazione Stringhe Colorate di Como si è trasformata in un vero e proprio incubo.
Per via delle restrizioni anti-Covid, l’evento dedicato alle maschere non poteva svolgersi dal vivo e quindi il gruppo comasco di volontari aveva scelto come molti altri di organizzare un’iniziativa online sulla piattaforma Zoom domenica 14 febbraio.
L’associazione di volontariato si occupa di diffondere il buonumore a partire dai bambini, grazie ai Clown sociali che vanno negli ospedali e grazie ai lettori di FiabaLuna che danno la “buonanotte” nelle comunità famigliari. Con questa iniziativa, il gruppo intendeva tra l’altro promuovere e sostenere il progetto “il di più” a favore delle mamme e dei loro bambini.
Tanti i piccini presenti all’incontro di domenica scorsa, un momento di allegria e di giochi organizzato con la collaborazione di musicoterapeuti, attori, volontari in maschera, scrittori e pedagogisti che volevano regalare ai ragazzi un’occasione per stare insieme virtualmente e divertirsi.
Sin dall’inizio della serata, però, si sono verificate incursioni di persone estranee all’associazione che hanno iniziato a fare battute, bestemmiare e condividere immagini poco opportune. Purtroppo, non si tratta del primo caso di incursione di hacker in questo tipo di iniziative (lo avevamo raccontato qui).
“L’incontro è iniziato alle 18 e purtroppo abbiamo notato da subito che qualcuno stava facendo battute strane – ci racconta Alberto Terzi, fondatore e presidente di Stringhe Colorate – non si capiva bene cosa stesse succedendo. Pensavamo fosse uno scherzo, ma poi vari ragazzi hanno cominciato a fare battute molto pesanti, bestemmiare e condividere immagini del Duce”.
Gli organizzatori hanno avuto difficoltà a estromettere i ragazzi dall’evento.
“Erano tutti tra i 15 e i 20 anni, molto abili a usare lo strumento – aggiunge Terzi – aprivano e chiudevano il microfono in modo tale da non essere rintracciabili, non riuscivamo proprio tecnicamente a individuarli e buttarli fuori dall’incontro. Di conseguenza, purtroppo la loro incursione ha ridotto male l’iniziativa: molti genitori hanno lasciato l’incontro perché giustamente non volevano mostrare queste scene poco opportune ai bambini, alla fine siamo rimasti in pochi”.
In questi casi, d’altronde, è difficile individuare e selezionare tutti i partecipanti all’evento. Soprattutto se si tratta di un’iniziativa veicolata online e aperta a chiunque.
“Purtroppo, anche diffondendo la password per l’accesso, è comunque difficile capire a chi arriva – conclude Terzi – ogni strumento ci dà l’opportunità di fare cose belle ma anche sciocchezze tremende, a me dispiace molto per tutti i bambini presenti ma anche per i ragazzi che hanno fatto questo: dedicano energie a infangare altri quando potrebbero spenderle in altro”.
2 Commenti
Non si è capito lo spirito, i “fascisti” fanno decisamente più ridere di clown e pagliacci vari!
Hanno rovinato una festa di Carnevale con improperi e volgarità? Hanno voluto intimorire dei bambini con il più ridicolo tra i gesti squadristi, bestemmiando e inneggiando al Duce a una festa in cui non erano invitati. Ho sempre più dubbi sull’onestà intellettuale di chi non è squadrista ma cerca di argomentare la propaganda revisionista. Chissà questi distinti signori cosa pensano di questi episodi. Ma qualunque sia la risposta, non c’è da sorprendersi: Allarmi, anche loro son fascisti!