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Bellagio, sua maestà Bruno Magnaghi: due Alfa Romeo col suo nome. Ora a 100 anni ha sconfitto il Covid

“Il mio corpo ha 100 anni, ma la mia mente continua a lavorare come prima”.

È forse con l’aiuto di questo pensiero e al suo grande spirito che Bruno Magnaghi, centenario, originario di Milano e da due anni ospite nella Rsa Greco De Vecchi di Bellagio, ha affrontato e sconfitto il Coronavirus.

Dopo una vita di sacrifici e dedizione all’interno dell’Alfa Romeo come ingegnere, è stato trovato positivo al virus a metà aprile e ha trascorso oltre 30 giorni di isolamento in casa di riposo con febbre e pochissime visite, solamente da chi gli doveva prestare l’assistenza necessaria. Un periodo vissuto in solitudine ma senza mai arrendersi alla malattia, nonostante l’età.

“Adesso sto discretamente bene, sto facendo fisioterapia – spiega Bruno Magnaghi – ma sento i miei quasi 101 anni che pesano. Sono guarito dal Covid e mi è andata bene. Però l’isolamento è stato orribile, ero immobile e solo. In più, stare lontano dai parenti è una sofferenza ma qualche giorno fa ho potuto fare una video chiamata con mia nipote e mi sono commosso tanto”.

Come ci racconta la fisioterapista che lo sta seguendo in questi giorni, nonostante la rabbia per la situazione che ha vissuto Bruno sta mettendo tanto impegno per recuperare la mobilità: ogni giorno fa una passeggiata e sta rinforzando i muscoli.

“Voglio vivere al meglio il tempo che mi rimane, ormai non ne ho molto – continua Bruno – Sono sempre stato abituato a ritmi di lavoro molto alti, quindi in casa di riposo disegno ancora e scrivo poesie. Quando mi corico, la sera, la mia mente ricomincia a lavorare e avrei tanta voglia di tornare a inventare. Poi però mi accorgo che ho due sbarre al letto e la carrozzina, questo un po’ mi demoralizza”.

Magnaghi, infatti, ha vissuto un’esperienza professionale molto attiva e ricca di soddisfazioni. Tuttora è conosciutissimo per il suo ruolo di ingegnere in Alfa Romeo: nel 1932 il primo colloquio come aiuto disegnatore e poi una carriera tutta in salita, fino a ottenere l’incarico di capo disegnatore e ingegnere di progettazione per mezzi militari nella casa automobilistica, che gli ha consentito di girare il mondo.

L’ingegnere Magnaghi è stato tanto importante, in Alfa Romeo, da avere due prototipi di veicoli a lui dedicati: Magnaghina e Magnagona. Il primo si trova in esposizione permanente al Museo Storico dell’Alfa Romeo di Arese , dove lo scorso anno l’ex ingegnere ha festeggiato i suoi 100 anni.

Ma non solo: tra le numerose onorificenze ricevute da Bruno Magnaghi ci sono anche due Ambrogini d’oro e la Stella al merito del lavoro.

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