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Buste vuote, gara deserta, ribasso vincente di 600 euro: Como, la rivoluzione da 800mila euro per i semafori parte così

Abbiamo già parlato diverse volte dell’ambizioso progetto del Comune di Como per la rivoluzione tecnologica dei semafori della città con l’obiettivo non solo di rendere il traffico più fluido e scorrevole.

Si tratta di un intervento da 800mila euro che interesserà tutto l’asse viario che attraversa da nord-est a sud-ovest la convalle. Come si è arrivati ad aggiudicare la redazione del progetto esecutivo-definitivo per un corrispettivo base di 60mila euro è però una storia piuttosto bizzarra.

Como, scatta la fase uno della rivoluzione dei semafori da 800mila euro: al progettista ne vanno 60mila

Premessa: per lo sviluppo del sistema è necessaria una competenza altamente specialistica che realizzi un progetto complessivo che stabilisca anche le caratteristiche hardware e software degli apparati e di tutti i componenti dell’architettura del sistema definendo pure i punti d’installazione, le tipologie
e le caratteristiche, e completando la parte elettrica.

E allora, tra il 19 e il 22 novembre scorso, l’amministrazione ha innanzitutto cercato dentro se stessa le figure adeguate. Ma tra i corridoi del Comune, non ne è emersa nessuna.

Il 15 novembre successivo, dunque, il Responsabile unico del procedimento di Palazzo Cernezzi si è rivolto all’Ordine degli ingegneri di Como chiedendo almeno 5 nominativi con i requisiti per l’incarico. Ne sono arrivati 8 ma solo due avevano tutti i requisiti richiesti, gli altri 6 soltanto uno. Il Rup però non si è arreso, e spulciando ancora meglio tutti e 8 i curriculum segnalati, ne ha comunque selezionati cinque che per analogia di esperienze precedenti potevano andare.

A quel punto è scattata la procedura di affidamento diretto sulla piattaforma regionale Aria, ma la sorpresa alla chiusura dei termini è stata amara: il 14 dicembre scorso, nessuno aveva presentato un’offerta. La procedura si è chiusa senza aggiudicazione.

Il Comune ha dunque avviato un’indagine di mercato informale che ha portato all’individuazione di due operatori economici interessati a presentare un’offerta per l’incarico. Ma in realtà, il 22 dicembre scorso, la busta presentata è stata soltanto una, quella della Tau Engineering di Milano. Che alla fine di questa girandola di ricerche, flop e tentativi informali è riuscita a ottenere l’incarico. Il ribasso? Microscopico. Dell’1% esatto, cioè 600 euro su 60mila di base.

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2 Commenti

  1. Avremo quindi forse i semafori intelligenti con le strade dissestate e i tombini sporgenti, bella innovazione, chissa’ se ne metteranno uno anche all’incrocio tra Via Leoni e Via Vigano’, erano finiti i soldi e dalla parte di Via Vigano’ manca, bisogna uscire per vedere grazie anche all’albero che ostruisce la visuale………….

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