“Una chiesa Cattolica non può trasformarsi in un luogo di culto islamico. È una proposta surreale, offensiva e provocatoria”. E’ durissimo il deputato comasco della Lega Nicola Molteni dopo la proposta di adibire la chiesa di Santa Maria di Cantù a luogo di culto per i musulmani in periodo di Ramadan.
L’ipotesi era stata lanciata su Facebook, come racconta il quotidiano La Provincia da due giorni, dell’architetto Carlo Marelli. Come noto l’associazione Islamica Assalam si trova, dopo anni di questioni aperte con il Comune, senza uno spazio per la preghiera.
“Il 23 Aprile sera inizia il Ramadan, un evento centrale per i fedeli musulmani – spiegava Marelli – il Papa ci ha invitati a toglierci “la polvere di dosso”. Anche noi, Chiesa locale, possiamo toglierci un po’ di quella polvere da cui non siamo immuni con iniziative concrete per superare l’egoismo, il settarismo, l’ambiguità e la convenienza”.
Da qui la richiesta alla Comunità canturina: “Invito pertanto coloro che si definiscono credenti e gli organi istituzionali della Comunità Pastorale a riflettere sulla possibilità di concedere l’utilizzo della chiesa di Santa Maria ai “fratelli” musulmani per le loro preghiere durante il Ramadan nel caso in cui non potessero servirsi della loro struttura. Sarebbe certamente una scelta di quella “pulizia” a cui ci richiama il Papa”.
In queste ore dunque è arrivata la secca opposizione del deputato Canturino: “Difendiamo i valori e i principi occidentali una chiesa tale è e tale rimane – aggiunge Molteni – in questo momento di emergenza per il Paese le priorità sono altre. E comunque vale un principio sacrosanto, chi non sottoscrive intese con l’Italia, e la comunità islamica non lo ha fatto, non può avanzare pretese”.
Un commento
Non mi dispiacerebbe confrontarmi con l’onorevole su due aspetti fondamentali che pongo come quesiti. Primo: da quali conoscenze certe – soprattutto in materia teologici pastorale – derivano le sue dichiarazioni? Secondo: quali sarebbero i principi e i valori occidentali da difendere?
Caro Molteni, io sono sempre qui!