I due sindaci di Olgiate Comasco, Simone Moretti, e di Solbiate con Cagno, Federico Broggi, avevano dato il là soltanto pochi giorni fa, contestando pesantemente la ricostruzione dei disagi sul doppio fronte tamponi e tracciamento negato quasi da Ats Insubria in una recente conferenza stampa. Subito dopo il malumore dei due è stato confermato da oltre cento colleghi delle province di Como e Varese. Il tutto è diventato una durissima lettera: ne abbiamo parlato qui.
Un documento che, di nuovo, davvero non fa sconti ad Ats e che ha raccolto un consenso “esagerato”: decine, decine e decine di sindaci delle province di Como e di Varese (Ats Insubria, come noto, racchiude parte di entrambe le province) che tentano di fare squadra per dare uno scossone a una situazione ormai più che critica su mille fronti: dal tracciamento al numero verde, dal mancato ricambio generazionale dei medici di famiglia fino alle criticità delle cosiddette Usca. Qui la lettera originale con tutte le firme.
Il documento ha evidenziato peraltro una frattura nel centrodestra vedi le assenze dei sindaci di Como e Cantù, Mario Landriscina e Alice Galbiati, a differenza della collega di Erba, Veronica Airoldi (Landriscina poi ha spiegato in Consiglio comunale la propria posizione).
Il documento ha comunque portato l’effetto sperato. Come anticipato dai colleghi di PrimaComo, Ats ha ceduto alle pressioni con una comunicazione breve ma chiarissima: “La direzione sanitaria comunica che Ats ha accolto la richiesta e a breve sarà indetta una conferenza dei sindaci, per un opportuno confronto sulle criticità rappresentate e sull’attivazione di soluzioni possibili”.
Un commento
Peccato non aver imparato nulla da Bertolaso. Il centro vaccinale di Villa Erba è stato un grande esempio di funzionalità ora siamo in mano al caos Sant’anna.