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Cariplo, Guzzetti: “regalo” a Lucini, De Santis (e forse Landriscina). Proroga al 31 marzo

Arriva un “regalo” per le speranze dell’imprenditore Paolo De Santis con Officina Como, dell’ex sindaco Mario Lucini (con Svolta Civica e Pd) e – chissà – forse anche per il sindaco attuale, Mario Landriscina. La Fondazione Cariplo presieduta ancora per qualche settimana da Giuseppe Guzzetti (foto Pozzoni sotto), ha infatti annunciato che la scadenza per la presentazione dei progetti per accedere ai “famosi” 5 milioni è stata prorogata alle 17 del al 31 marzo prossimo. Una dilazione che interessa sia la provincia di Como, come ampiamente noto, sia quella del Verbano-Cusio-Ossola.

In assoluto e senza alcun dubbio, una buona novità per la città di Como visto che – comunque la si veda – i 40 giorni di tempo in più potrebbero aiutare soprattutto Palazzo Cernezzi ad uscire dall’impasse che oggi vedrebbe l’impossibilità-incapacità dell’amministrazione di presentare un qualsiasi progetto. Nello stesso tempo, però, dal punto di vista puramente politico, un’ampliamento delle possibilità che mette alle corde la giunta Landriscina e che certamente aumenterà ulteriormente la pressione su sindaco e assessori.

Giunta Landriscina

Banalmente, per un motivo, ad esempio: sulla scorta della proposta lanciata dall’ex sindaco Mario Lucini di chiedere a Fondazione Cariplo i fondi per poter (finalmente) completare i lavori di restauro di Villa Olmo, la mozione presentata a sostegno dell’idea da Svolta Civica (la trovate qui) si discuterà certamente prima della nuova scadenza. E a quel punto quella seduta sarà certamente ad altissima tensione.

Inoltre, va tenuto presente che lo stesso imprenditore Paolo De Santis, con tutto il mondo di Officina Como che lo sostiene e con Cassa Depositi e Prestiti che sarebbe pronta a finanziare una parte del progetto per realizzare in Ticosa un Hub della Creatività (nello specifico i circa 200 alloggi di housing sociale) non si sono mai rassegnati al no della giunta sulla proposta (qui la vicenda). E certamente, con 40 giorni in più, c’è da credere che non molleranno la presa ora.

Ora, dunque – con un tempismo milanese quasi sorprendente – la palla torna nelle mani della giunta di Palazzo Cernezzi. E quella palla, a spanne, scotta parecchio.

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2 Commenti

  1. La proroga ok ed e’ una bella notizia ! ma non parliamo di 40 giorni di tempo per redigere e discutere di un progetto cosi importante come quello di Villa Olmo.
    Non cadiamo nella banalizzazione della problematica commetteremo solo errori grossolani per fare tutto nel rispetto dei tempi previsti.

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