E’ il consigliere d’opposizione che per primo (e unico, invero) ha ricevuto apprezzamento e stima dal sindaco di Como, Alessandro Rapinese, subito dopo le elezioni. Parliamo di Lorenzo Cantaluppi, già consigliere comunale col sindaco Landriscina e oggi capogruppo di Fratelli d’Italia. Lo scorso 27 giugno chiedemmo al sindaco:
La composizione del consiglio comunale è fatta, ritiene che vi sia tra le file della minoranza qualche eletto con cui sia possibile dialogare?
Un consigliere di minoranza che apprezzo tantissimo è Lorenzo Cantaluppi (Fratelli d’Italia) a prescindere dallo schieramento. E’ un ragazzo che si è dato molto da fare per la sua città, lo stimo e lo apprezzo, non ho nessun imbarazzo nell’ammetterlo perché è un ragazzo che fa politica in favore dei cittadini, sono felicissimo abbia avuto un buon consenso elettorale perché è una bravissima persona (qui l’articolo completo).
Oggi è Cantaluppi a rispondere a Rapinese. La questione in primo piano è sempre la stessa, le dichiarazioni del sindaco successive al drammatico stupro subito da una donna pochi giorni fa in una cabina telefonica in pieno centro Como (la cronaca). Come abbiamo più volte riportato (e lo ha fatto la stampa nazionale) il primo cittadino, in un’intervista al quotidiano La Provincia ha detto, parlando di clandestini: “Se fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola. E mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli”. Poi La risposta dalla Sardegna non è mancata ed è stata dura: Rapinese e i “clandestini in Barbagia”. Reazioni durissime dalla Sardegna, FdI: “Incompetenza, qualunquismo”. L’antropologo: “Mentalità coloniale”. Così come vi sono state forti tensioni anche a livello locale: qui le cronache.
Oggi Rapinese si è scusato con chiarezza ma poi ha anche contrattaccato, qui: Rapinese: “Mi scuso con la Barbagia, giustamente insorta. Il tema è la sicurezza, con FdI una Como Gotham City e inciuciano col Pd”. Contrattaccato appunto, chiamando in causa Fratelli d’Italia. Di qui la risposta, moderata ma precisa (e pure con cuoricino finale) del capogruppo sul nostro Facebook. Eccola:
6 Commenti
ma è la stessa Fratelli d’Italia che ospita nelle sue fila quel noto “pr”?
I politici parlano di sicurezza nelle campagne elettorali e i politici di destra parlano di sicurezza per accusare le politiche della sinistra in tema di immigrazione. Tuttavia, i politici di destra, in particolare quelli di FdI a Como, evitano di parlare di criminalità organizzata. Forse perché dà meno fastidio, forse perché fa più paura, forse perché potrebbe essere per loro assai imbarazzante. Non si può infatti dimenticare che un Consigliere comunale di Fratelli d’Italia ha avuto pericolose frequentazioni, documentate da rapporti investigativi e pubblicate sui giornali, con esponenti della ‘ndrangheta, organizzazione criminale assai potente nel nostro territorio. Anche se queste frequentazioni non hanno valenza giudiziaria, lasciano sempre un certo amaro in bocca. Non sorprende, quindi, che l’attivismo propagandistico della destra cittadina si indirizzi solo sulla microcriminalità come se i piccoli spacciatori non abbiano alle spalle i grandi trafficanti o come se la violenza dei disperati sia più fastidiosa di quella dei professionisti del crimine.
A parte i commenti farneticanti… ma non è mai colpa di nessuno? Premesso che la sicurezza pubblica è di competenza dello Stato.
Cantaluppi? É riuscito a scrivere da solo quel post?….
Piccoli Rapinese crescono
Cantaluppi almeno deve avere il coraggio di creare delle squadre di sorveglianza dei diritti degli Italiani. Altrimenti è colluso con i poteri falso-cristiano.