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Caso Como Accoglie, scomunica Cgil-Cisl-Uil alla Lega: “Attacco grave e volgare, politica bieca”

Ha davvero suscitato un vespaio la pesantissima presa di posizione della Lega contro il resto della giunta di Como (di cui i salviniani fanno parte) per la concessione di un locale comunale di via Milano all’associazione Como Accoglie, attiva nell’assistenza e nell’aiuto di migranti e senza dimora.

Locali comunali a Como Accoglie, furia Lega su Fratelli d’Italia: “La ritirino, aiutano clandestini e non italiani”

Anche Cgil, Cisl e Uil (dopo l’Arci e l’assessore di Fratelli d’Italia, Francesco Pettignano, latore della proposta poi approvata) oggi hanno diffuso un lungo e durissimo documento sulla vicenda.

Leggiamo oggi su alcune testate giornalistiche, una durissima ed avversa presa di posizione della “Lega Salvini premier” di Como in merito alla concessione di uno spazio pubblico all’associazione di volontariato Como Accoglie.

Non è abitudine delle scriventi Organizzazioni commentare le esternazioni di un movimento politico. La gravità degli assunti contenuti nella dichiarazione della Lega non ci possono però lasciare indifferenti.

ComoAccoglie è un’associazione di volontariato che ha come unico obiettivo quello di dare un sostegno materiale e relazionale a chiunque viva in strada e non abbia una dimora; un aiuto incondizionato rivolto verso tutti: comaschi, italiani e stranieri.

Nell’emergenza di questi mesi i volontari stanno fornendo: coperte, materassi, generi di prima necessità a persone che vivono una condizione di grave marginalità, offrendo anche un supporto relazionale che può prevenire in sicurezza forme di tensione facilmente degenerabili in situazioni di tensione.

L’associazione ComoAccoglie supplisce ad una carenza dell’intervento pubblico. Nella società che CGIL CISL e UIL propugnano con la propria azione, un’associazione come quella di cui stiamo parlando non dovrebbe esistere. Vuoi perché la condizione di marginalità è una patologia sociale da estirpare, vuoi perché le sacche residue che pur caratterizzano una realtà post-industriale come la nostra, sarebbero prese in carico dalle istituzioni.

Noi crediamo in un mondo diverso e vorremmo che non ci fossero persone costrette a vivere in strada in condizione di estrema povertà. Noi vorremmo un mondo più equo e giusto per tutti in cui le istituzioni pubbliche rispondano ai bisogni dei cittadini in maniera attiva e attenta. Il ruolo del volontariato, come quello di ComoAccoglie, non può sostituire i compiti delle istituzioni ma può essere sussidiario e “complementare”.

Un ruolo prezioso e infungibile. Oggi purtroppo così non è.

Il comune di Como, per quanto sappiamo, metterà a disposizione un locale che permetterà il ricovero di quei beni di prima necessità da distribuire in strada. Secondo gli esponenti della Lega cittadina ciò significa alimentare il business dell’immigrazione clandestina?

L’ex assessora ai servizi sociali Alessandra Locatelli ha avuto modo di apprezzare e conoscere gli esponenti di ComoAccoglie al Tavolo della grave marginalità. Stupisce che oggi, insieme ai suoi compagni di partito, sia attrice di un attacco così greve e volgare, nei toni e nei contenuti, che ancora una volta mette all’angolo e stigmatizza gli ultimi ed i diseredati.

Prima che clandestini, immigrati, italiani, i senza fissa dimora sono persone meritevoli di rispetto e di diritti. La bieca politica del “dividi et impera”, speculando sulla disperazione e soffiando sulla brace delle tensioni sociali, ripugna ed inorridisce.

CGIL, CISL e UIL chiedono con forza che il comune di Como proceda senza alcun tentennamento all’assegnazione di quei locali in via Milano ai volontari di ComoAccoglie.

Siamo sicuri che ne faranno buon uso per alimentare il business dell’umanità.

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