Il Pnrr permetterà il recupero di numerosi immobili storici della Valle Intelvi. I Comuni di Centro Valle Intelvi, Cerano e Schignano riceveranno un finanziamento dal valore di più di 2 milioni e 400mila euro per poter mettere in sicurezza e rilanciare numerosi edifici in chiave culturale e turistica. Il bando dal nome “Progetto locale di rigenerazione culturale e sociale” ha visto la partecipazione di molti Comuni (sotto i 5mila abitanti) da tutta Italia ed è stato indetto dal Ministero della Cultura. I tempi ora sono strettissimi ed entro settembre i tre Comuni dovranno presentare il progetto esecutivo e affidare i lavori attraverso un bando per ricevere i fondi. La situazione non èhttps://comozero.it/attualita/in-via-volta-spuntano-8-parcheggi-per-residenti-davanti-alla-storica-mantero-sono-provvisori-e-resteranno-per-10-mesi/ semplicissima, infatti il costo dei materiali può rappresentare un ostacolo non da poco, ma le Amministrazioni sono già al lavoro “per evitare qualsiasi intoppo”, commenta il sindaco di Cerano Oscar Gandola.
In Centro Valle Intelvi gli edifici e le zone interessate dagli interventi saranno l’ex scuola elementare di Erbonne, La Sostra Piano delle Alpi e il rifugio Cristè. Per quanto riguarda Cerano invece verranno rinnovati immobili come la latteria (nella frazione di Veglio) e il borgo residuale della Valle dei Mulini. A Schignano invece verrà recuperato l’ex oratorio di Occagno, in cui verrà realizzato il Museo del Carnevale di Schignano. Infine verrà sistemato il sentiero Cadorna, che attraversa tutti e tre i Comuni. “I nostri tre paesi si sono progressivamente svuotati di persone – dice Gandola – ma da parte di noi sindaci c’è la consapevolezza del patrimonio culturale esistente, che risale addirittura a Magistri Comacini. La maggior parte di questi edifici sono chiusi o solo parzialmente agibili e quindi incapaci di generare identità e creatività. Con questo progetto vogliamo proporre un’economia basata sulla cultura. Essa deve essere uno dei motori della rigenerazione sociale della Valle Intelvi”. Nella progettazione e nella futura gestione delle strutture saranno coinvolte anche associazioni locali, come Appacuvi (che si occupa di preservare il patrimonio culturale dei Magistri Intelvesi) con la nuova Latteria, che diventerà una struttura per l’accoglimento di artisti che lavorano sul territorio. Ma la cultura non sarà l’unica protagonista. Il turismo, che in questi anni è stato fortemente riscoperto in Valle Intelvi, è un tema centrale di questo progetto. Ad esempio, nella piccola località di Erbonne, verranno rinnovate le vecchie scuole, con l’obiettivo di creare una struttura ricettiva per i visitatori e gli escursionisti.
“Dopo la pandemia arriva più gente che vuole conoscere il territorio – sottolinea Mario Pozzi, sindaco di Centro Valle Intelvi – noi dobbiamo portare avanti la sfida del turismo con il marchio Valli Intelvi e non come singoli paesi. Siamo molto soddisfatti perché si inizia a lavorare insieme in sinergia”.
Anche a Schignano c’è grande soddisfazione per questo progetto: “Vogliamo dare qualcosa di diverso ai turisti – evidenzia il sindaco Ferruccio Rigola – ogni paese ha la propria cultura e con questo progetto vogliamo dare a chi ci viene a fare visita un’esperienza diversa, legata alla nostra storia, e che non avrebbe mai immaginato di intraprendere”.
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2 Commenti
Bravo Thomas, articolo preciso, descrive veramente come devono muoversi le varie amministrazioni, associazioni, enti locali per cercare di riproporre la cultura e la storia del territorio della nostra valle
Vergognatevi, una famiglia senza lavoro. Ma è mai possibile che tutto quello che c’è di buono in Valle D’Intelvi viene distrutto nel nome del Dio denaro.