Ci sono la Latteria Bolla, con gli uomini in panciotto e baffi alla francese sulla porta, l’uomo sui trampoli con tuba e monocolo per pubblicizzare gli indimenticabili Magazzini Mantovani o l’ingresso dello Zoo comunale in viale Cavallotti e la filovia che svolta davanti alla dogana a Ponte Chiasso.
A poco meno di un anno dalla sua pubblicazione nel dicembre scorso, il libro che il giornalista e scrittore Marco Guggiari e il fotografo, ed editore, Carlo Pozzoni “C’era una volta a Como. Ricordi e immagini di qualche tempo fa” continua a incantare i comaschi con la sua carrellata di memorie e scatti che riportano la memoria a una Como che per molti sa di infanzia e nostalgia, mentre per i più giovani è la scoperta di una città che, mai come negli ultimi anni, ha cambiato volto.
“E’ un libro scritto in punta di penna che non vuole essere né impegnato né impegnativo, ma semplicemente una raccolta di ricordi personali della mia infanzia e della mia giovinezza, quindi giocoforza non esaustiva della Como di allora, che ho scritto nel corso del tempo ma che, fino all’incontro con Carlo Pozzoni, avevo tenuto nel cassetto perché troppo brevi per diventare un libro e, soprattutto, senza fotografie a illustrarlo – spiega Guggiari – approfondendo la nostra amicizia, invece, ci siamo messi a spulciare il suo enorme archivio fotografico e ne è nato questo volume nel quale, a lavoro finito, mi sono reso conto che ci sono anche molti spunti che raccontano come non solo sia cambiata la città, ma anche la sensibilità collettiva. Un esempio è lo zoo, che oggi non sarebbe più pensabile come era allora, o lo smantellamento nel 1978 del filobus con l’avvento dei giallobus a motore accolti come una grande modernità mentre, pochi anni dopo, sarebbe del tutto cambiata la sensibilità ambientale con la riscoperta dell’elettrico”.
“Il mio archivio fotografico conta ormai più di 400mila scatti e trovare quelli più adatti a illustrare i ricordi di Marco Guggiari è stato un lavoro enorme che ha riservato anche molte sorprese, come l’arrivo, nel 1962, della scala mobile nei Magazzini Mantovani, la prima in città – racconta Carlo Pozzoni – ne è nato un libro molto caldo ed evocativo che ho condiviso con la Famiglia Comasca, che ogni anno realizza un volume da regalare ai propri soci, e che fin dalle prime presentazioni ha riscosso un successo immediato e che ancora stiamo presentando, come nel caso della serata organizzata per domani, lunedì 25 settembre, dal Lions Club Como Host in occasione della presentazione del programma per il suo settantesimo anno di attività”.
Un successo che l’ha portato ad essere il volume più venduto all’ultima edizione della Fiera del libro di Como, segno che il ricordo (o la scoperta) del passato della città in cui si vive, al netto di una giusta dose di nostalgia, è qualcosa di cui in tanti comprendono il valore e l’importanza di non lasciarlo svanire.
C’ERA UNA VOLTA A COMO
Ricordi e immagini di qualche tempo fa
Marco Guggiari e Carlo Pozzoni
Carlo Pozzoni Fotoeditore – Edizioni della Famiglia Comasca
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