A pochi giorni dal Natale il sindaco di Cernobbio Matteo Monti scrive ai suoi concittadini una lettera che non è tanto un promemoria dei prossimi appuntamenti natalizi o un bilancio dell’anno che sta finendo – per quello, scrive lui stesso, bisognerà attendere ancora qualche settimana – quanto più l’occasione per togliersi un paio di sassolini dalle scarpe. Sempre alla Matteo Monti, sia chiaro, con toni pacati e mani tese, ma pur sempre di sassolini si tratta e il fastidio che devono avergli creato in quest’anno è evidente.
“Pur rinviando alle prossime settimane un vero e proprio bilancio dell’attività svolta, posso dirmi soddisfatto di quanto realizzato nel 2021 e di come sono state gestite le emergenze ‘Covid’ e ‘Alluvione’ e sono davvero grato ai molti che ci hanno dimostrato vicinanza e sostegno dandoci la forza di andare avanti – scrive, infatti – nonostante le difficoltà e le critiche sterili espresse in sedi inopportune con un probabile fine polemico più che costruttivo/migliorativo”.
E non possono non venire in mente le critiche, spesso riprese anche da noi dopo averne approfondito le ragioni con i diretti interessati e cercando sempre di offrire spazio di replica all’Amministrazione, come quella contro i nuovi palazzi che sarebbero dovuti sorgere nell’area delle ex grafiche Dotti (che si è conclusa con il ritiro dell’impresa che aveva sviluppato il progetto). O, ancora, quella sul “disboscamento” della pineta del Bisbino (ne abbiamo parlato ampiamente) o contro trasloco dell’archivio Merzario al Museo della Seta (altra polemica nata su queste pagine) o per protestare contro la rimozione del porfido sullo slargo davanti a Villa Erba.
Così ecco la soluzione proposta dal sindaco: “Mi sono interrogato sulle possibili soluzioni da adottare per agevolare il dialogo, semplificando le modalità di contatto con me e i miei assessori – aggiunge Monti nella sua lettera – e vi anticipo che quanto prima sarà creato un servizio specifico con l’obiettivo di convogliare segnalazioni, lamentele e suggerimenti dei cittadini su canali istituzionali, togliendoli dai social che, ripeto, non costituiscono la sede corretta ove avviare un confronto leale e proficuo”.
Piacerà ai suoi concittadini più “polemici” e più social? Per saperlo bisognerà aspettare il 2022.
LA LETTERA COMPLETA:
4 Commenti
Inoltre i canali istituzionali nemmeno si degnano di rispondere! Uno mette sui social per sfinimento!!!
Ah xche comunicano??? Ahahsha
Qualsiasi comunicazione ai cittadini è data via Facebook….
Visto che l”ammistrazione ritiene i social canale primario di comunicazione……….