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“Certezze sulle riaperture”. Confesercenti dal prefetto, domani “l’assedio” dei furgoni a Porta Torre

Incontro in Prefettura, questa mattina, alla vigilia della manifestazione organizzata per domani nell’area del mercato mercerie, di una delegazione di Confesercenti.

Per l’associazione era rappresentata dal direttore Angelo Basilico e dagli operatori dei mercati di Como Massimo Maiorano e Luca Cavaleri (Comasco), Cristian Colzani (Canturino) e Giuseppe Strada (Alto Lago). Sono stati ricevuti dal VicePrefetto Emanuela Greco e dalla dottoressa Diana Sessa.

Confesercenti torna in piazza: “Riapriamo mercati e fiere”. Giovedì presidio con i furgoni schierati a Porta Torre

Come riferisce la stessa Confesercenti, “le richieste avanzate da Confesercenti al Governo partono dalla possibilità di poter riaprire i mercati e le fiere anche in zona rossa secondo protocolli di sicurezza definiti. La sofferenza nel non poter lavorare sta mettendo in ginocchio tante famiglie di imprenditori e i loro dipendenti”.

Al Viceprefetto, che ha dimostrato grande ascolto e umana comprensione per il momento di oggettiva difficoltà in cui versa il settore, è stato consegnato il documento che richiede al Governo. Lo riportiamo di seguito integralmente.

  • 1 – Certezza delle aperture
    Non è più sostenibile aprire e chiudere ad intermittenza, così non è possibile fare impresa qualunque attività imprenditoriale ha bisogno di programmare, sia per la gestione dei dipendenti, che l ’approvvigionamento delle merci e l’organizzazione della struttura.
  • 2 – Sostegni adeguati
    Per i periodi di obbligo di chiusura non sono arrivati sostegni adeguati, ed immediati che potevano garantire la sopravvivenza dell’impresa.
    È evidente che se perdura questa situazione i sostegni debbono continuare, al fine di non distruggere un patrimonio di imprese ambulanti , che è tipico della cultura e della storia della nostra Nazione. Teniamo conto che da inizio 2020 ad oggi hanno chiuso o cessato 15600 attività.
  • 3- Prestiti a lunga scadenza
    Al fine di favorire la ripartenza , dopo una situazione così drammatica che ha messo a dura prova la resistenza delle attività è necessario prevedere dei prestiti fino a 30.000 euro, con la garanzia dello Stato da restituirsi a partire dal quarto anno dalla erogazione.
  • 4- Velocizzare la vaccinazione
    Siamo consapevoli come l’ unica arma veramente efficace, al di là del rispetto delle regole di sicurezza siano i vaccini . La gestione della distribuzione dei vaccini ad oggi è risultata poco organizzata e distorta da alcuni comportamenti Regionali, che anziché favorire gli anziani o le categorie con patologie maggiori , hanno favorito categorie o privati che non erano prioritarie.
    Chiediamo quindi di migliorare la distribuzione affinché le attività possano ripartire e la popolazione ritorni alla normalità
  • 5 – Parità di trattamento tra le attività
    L’allegato 23 al DPCM 2 marzo 2021 consente, anche in zona rossa, il commercio al dettaglio “ambulante itinerante” e nel commercio fisso oltre che di prodotti alimentari e fiori, anche di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati ma incredibilmente, non permette la vendita dei beni di prima necessità agli operatori che esercitino all’interno dei mercati, né “al chiuso” né all’aperto Tutto ciò genera confusione ed incomprensione oltre che ingiustizia.

Domani 8 aprile, come detto, a partire dalle ore 8.30, gli operatori del mercato di Como dispiegheranno i loro furgoni attorno a Porta Torre per rivendicare il diritto ad imprendere e a lavorare.

VIDEO Como, protesta Confesercenti. Esplode la rabbia: “Riaprire tutto! Noi, pronti alla prova di forza”

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