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Como, Rapinese: “Chiudiamo la materna di Ponte Chiasso, pochi 28 bambini. L’altra? Ora non la dico”

Ora è ufficiale: la scuola materna di Ponte Chiasso sarà chiusa dal Comune di Como. Dopo l’allarme lanciato ieri da tre consiglieri comunali di opposizione (Alessandro Falanga, Elena Negretti e Giordano Molteni), ieri sera in diretta su Etv è arrivata la conferma definitiva del sindaco Alessandro Rapinese: “Sicuramente chiudiamo la scuola dell’infanzia di Ponte Chiasso”. Decisamente incalzato dalla giornalista Michela Vitale, il primo cittadino si è rifiutato di indicare anche la seconda scuola che l’amministrazione avrebbe già deciso di chiudere, spiegando che l’annuncio avverrà soltanto quando a Como si insedierà il nuovo provveditore agli studi (il precedente è stato trasferito) e che adesso ogni informazione creerebbe soltanto allarme nelle famiglie. “Abbiamo tutto l’inverno per parlare delle altre scuole, il nome non glielo dico”, ha detto.

Sulle motivazioni specifiche per la scuola dell’infanzia di Ponte Chiasso, Rapinese ha detto che “la capienza era per 74 bambini, negli ultimi 3 anni siamo scesi da 32 a 30 fino a 28”. Troppo pochi, secondo la linea della giunta, per una compensazione tra costi della struttura e impiego. Inoltre, il sindaco ha rimarcato come in città vi sia una generale sovrabbondanza di scuole comunali: “Diciotto materne, 19 elementari, 11 medie. Se i dati sono questi, capite bene che non è il sindaco che è crudele e demolisce le scuole”.

La decisione su Ponte Chiasso, però, ha già creato una sorta di mobilitazione: i genitori, assieme ad alcuni Consiglieri comunali, hanno convocato un’assemblea pubblica lunedì 18 settembre 2023 alle ore 20.30 all’Istituto scolastico di Via Brogeda “per ribadire l’importanza delle strutture scolastiche dei quartieri di periferia, la loro presenza e la continuità scolastica sono di un’importanza fondamentale, il rischio di creare quartieri dormitori senza una collettività che crei appartenenza agli stessi è immediata”.

Falanga, Negretti e Molteni: “Il sindaco chiude la scuola dell’infanzia di Ponte Chiasso?”. Assemblea con i genitori

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16 Commenti

  1. Da Febbraio 2023 hanno chiuso la scuola d’infanzia di Monte Olimpino per la ristruturazione che non è nemmeno incominciata (chi sa come mai) e noi genitori dobbiamo andare a scuola di Ponte Chiasso, arrangiarsi con le spese di benzina o biglietti per autobus. Inoltre il parcheggio è quasi impossibile trovare. Se chiudono anche questa di Monte Olimpino avremo le spese ancora più alte! Dove ci manderanno dopo??? Però lui non vuole dire quale scuola chiuderà…. certo che non ci saranno più bambini se non aiutate i genitori con le spese e parchi giochi li state costruendo per altre creature e non per quelli che devono essere in primo posto, i bambini e solo bambini!

  2. Ovviamente la signorina vicesindaco, “impegnata nel sociale” (come da santino elettorale) e residente a Ponte Chiasso, non ha niente da obiettare al Grande Condottiero…

  3. …chissà cosa ne pensano i 14.067 votanti del giugno 2022 di questa “meravigliosa” decisione , chissà se tra questi votanti abbiamo genitori con bimbo o bimbi sfrattati da ponte chiasso. Chiamasi Karma

  4. La penso così anche io. Chissà quanti, che ora sono passati sotto la mannaia, lo avranno votato felici, perché il fenomeno mandava a casa i partiti.
    Bene, godetevelo adesso e soprattutto rivotatelo mi raccomando, così finisce il lavoro iniziato.

  5. Tra quattro anni a Como non ci saranno più scuole, centri di aggregazione (anziani, combattenti, ecc.), non ci saranno più dipendenti comunali con conseguenza che non si ripareranno le strade, non si raccoglieranno più rifiuti, non si taglierà più l’erba, nessuno assisterà i più deboli e così via….

  6. Per un momento ho assistito al siparietto citato nell’articolo.
    Il venditore di fumo non ha più argomenti ed è stata brava la giornalista a non permettergli di fare la solita televendite di padelle arrugginite.
    Un cavallo bolso oramai….
    Riguardo alla chiusura: la logica “dei costi” andrà bene in un azienda privata, il comune deve dare dei servizi.
    Non li paga lei “pifferaio” , ma i cittadini con le tasse !
    Altro che piste da curling e palaghiaccio…..quelli si che sono costi ASSURDI!

  7. Ci sono troppi comuni in Italia. Chiudiamo il Comune di Como tanto più che dal 1994 a oggi gli stessi comaschi non hanno dimostrato di avere a cuore la città scegliendo sindaci, giunte e consigli comunali a dir poco vergognosi.

  8. Avvisate i genitori sempre a cose già fatte, di modo da mettere in difficoltà diverse famiglie e relativa prole. Bravi! La certezza che non verrà rieletto è una magra consolazione, se solo penso al fatto che mancano ancora 4 pesantissimi anni.

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