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Chiusure nidi, aumento dei posti, convenzioni: ecco come funziona la riforma Rapinese. “Asilo più lontano e si lamentano? Spiace ma dormo sereno”

Ma cosa contiene, concretamente, la rivoluzione degli asili nido presentata stamattina dal sindaco Alessandro Rapinese accompagnato dalla vicesindaco e assessore alle politiche educative Nicoletta Roperto e dal direttore dei Servizi Educativi e Sociali Mariella Luciani? [Qui la cronaca delle proteste delle mamme questa mattina in Comune]

Le chiusure

Confermata, a partire da giugno di quest’anno, la chiusura dell’asilo nido “Magnolia” di via Passeri, che oggi accoglie 32 bambini. Confermata anche la notizia della chiusura dell’asilo nido “Coccinella” di Monte Olimpino (con 26 bambini iscritti per l’anno 2023/2024), che avevamo dato ieri sera in anteprima, a partire da settembre 2025. Nessuna chiusura, invece, per la scuola materna di via Raschi adiacente all’asilo “Magnolia”. Il sindaco ha rimandato al mittente le preoccupazioni che ci erano state riferite da alcuni presenti alla riunione di ieri sera con i genitori del nido specificando, però, la volontà di proseguire sulla strada della razionalizzazione e dell’efficientamento. “Stiamo studiando l’andamento demografico, le nascite nei singoli quartieri, la provenienza dei bambini e, dati alla mano, non escludo altre razionalizzazioni in tema di plessi scolastici perché quello che voglio è sicuramente un Comune efficiente a cisto di fare scelte dure, cosa che magari chi verrà dopo di me non avrà il coraggio di fare – ha infatti affermato – sicuramente, mentre per gli asili nido la decisione spetta solo a noi, per quanto riguarda altri tipi di scuole è un discorso che dovrà essere fatto anche ad altri livelli, con l’Ufficio Scolastico”.

Nessun progetto, infine, per quanto riguarda la nuova destinazione degli edifici che oggi ospitano i due asili: “L’idea è quella di una valorizzazione di questi spazi sul modello di quanto fatto con l’asilo nido Nuvoletta di Camerlata, magari in collaborazione con enti del Terzo Settore che possano offrire nuovi servizi per il quartiere”, ha detto.

I nuovi posti

“Non importa che il gatto sia bianco o nero: importa che prenda il topo. Che cosa intendiamo? Intendiamo dire che l’importante per noi non è chi eroga i servizi (Stato, privato, terzo settore o enti religiosi) ma è importante che il servizio sia eccellente, sufficiente per tutta la cittadinanza e che costi il giusto”. Recita così il secondo punto (dopo quello sui i parcheggi) del programma elettorale del sindaco Rapinese ed è da questo principio, più o meno condivisibile, che parte la programmazione degli asili nido comunali da qui al 2026.

Numeri alla mano, a oggi i bambini iscritti agli otto asili nido comunali, di cui solo quello di Lora in concessione, sono 325 a cui si aggiungono altri 224 degli asili e 105 posti nelle sezioni primavera di diverse scuole dell’infanzia per un totale di 654 posti per la fascia 0/3 anni.

“Con questo programma faremo quello che a Como non è mai stato fatto da nessun altro: aumenteremo il numero di posti negli asili nido oltre a migliorare la qualità del servizio offerto. Fino a oggi i posti non sono mai aumentati ma solo diminuiti e i dati lo dimostrano mentre noi, per l’anno scolastico 2024/2025 aumenteremo i posti dell’11% passando da 325 a 361 e a 366 per l’anno scolastico 2025/2026”.

Nel dettaglio:

  • L’asilo di Lora, in concessione, manterrà gli attuali 36 posti disponibili
  • L’asilo di via Giussani passerà dagli attuali 67 bambini a 72 mantenendo la gestione diretta
  • L’asilo di via Palestro passerà da 45 a 48 posti per arrivare a 60 nel 2025
  • L’asilo di Sagnino passerà dagli attuali 28 a 60 e, infine, a 66 posti e sarà gestito in coprogettazione con un ente del Terzo Settore.
  • L’asilo di via Italia Libera passeà dagli attuali 36 bambini a 60 posti
  • L’asilo di via Zezio passerà dagli attuali 55 a 60

Le convenzioni con gli asili privati

A oggi i sette asili privati convenzionati con il Comune mettono a disposizione un totale di 12 posti a cui se ne aggiungeranno 6 entro il prossimo anno scolastico. La differenza tra retta comunale e retta richiesta dalla singola struttura privata è calcolata sulla base del modello ISEE ed è coperta dal fondo nazionale 0/6. “Con me le liste d’attesa per i cittadini comaschi sono a zero e anzi, ci sarà un’offerta ancora maggiore di posti negli asili comunali e i genitori potranno iscrivere il proprio figlio in validissimi asili privati pagando la stessa cifra che pagando adesso”, sono state le parole di Rapinese.

Le novità

“Agosto al nido”: apertura durante il mese di agosto dell’asilo di via Palestro

“Psicomotricità”, per l’asilo di Sagnino.

“Laboratori espressivi”, per i bambini di tutti gli asili comunali.

“Supporto psicologico”, per operatori degli asili

Il personale

Per quanto riguarda gli educatori degli asili sarà garantita la mobilità verso altri settori mentre il servizio di cucina sarà gestito dal Comune fino all’avvio del punto unico di cottura.

I servizi di pulizia saranno gestiti dal Comune fino ad esaurimento del personale in servizio

Le perplessità

Efficientamento delle risorse come obiettivo guida, al di là delle possibili perplessità sulle ricadute per la vita dei quartieri e, soprattutto, per le famiglie sia a livello organizzativo che di offerta formativa uniforme: “Capisco che chiunque vorrebbe l’asilo nel condominio ma le cose non funzionano così e alle mamme che si lamentano perché dovranno portare i figli in un asilo più lontano da casa rispondo che mi dispiace ma francamente dormo sereno la notte – è la riposta di Rapinese davanti alle obiezioni sollevate circa la chiusura di questi punti di riferimento per i singoli quartieri – se un quartiere rischia di essere messo in crisi dalla chiusura di un asilo, allora direi che ha ben altri problemi. Bisogna avere le idee chiare e cambiare le cose. Cambieranno per la bocciofila, cambieranno per il Carducci e cambieranno anche per gli asili perché avremo quattro super asili gestiti direttamente dal Comune con un servizio ottimizzato come mai prima d’ora che, se anche non porta risparmi nell’immediato, salvaguarda un servizio concentrando il personale e riuscendo a ospitare più bambini”.

“Spero bene che in aula non ci saranno discussioni quando presenteremo al Consiglio questo progetto perché l’amministrazione condivisa è una cosa approvata anche dalla sinistra, solo che noi la mettiamo in pratica”, è a risposta alle possibili obiezioni della minoranza. E di fronte alla domanda su cosa resterà sotto la diretta gestione del Comune a furia di esternalizzare tutti i servizi la riposta, neanche troppo scherzosa, è molto chiara: “L’Anagrafe”.

La delibera completa

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10 Commenti

  1. La Roperto ride e di gusto. Poverina non avrà neanche capito di cosa si parla e del danno che la supercazzola appena creata, genera sulle famiglie.
    Ecco in che mani siamo, il trio delle meraviglie: Luciani-Roperto-Rapinese

    Como Svegliati!!

  2. Qualcuno può spiegarmi come raddoppiando il numero di bambini in uno spazio relativamente piccolo (es via Italia libera) si migliora il servizio?
    Si promette un fantomatico miglioramento ma è solo un taglio dei costi.

    Se i bambini avessero le ruote, il sindaco spenderebbe milioni di euro per loro!
    Purtroppo sono pochi e non votano!

  3. Lasciando aperto un nido a 6km da casa di una famiglia sai già che quella famiglia non iscriverà il proprio figlio al nido, così il prossimo anno ci saranno degli iscritti in meno e si potrà chiudere un nido in più e così via. Grande! Ottimo lavoro👍

  4. Allora, i genitori non possono esporre le proprie preoccupazioni perché tanto lui dorme sonni tranquilli, chi se ne frega se verrà tolto l’unico nido comunale di una zona estremamente popolata come quella servita dall’asilo Magnolia. Prosciugare i servizi per la comunità è il miglior modo per distruggere il tessuto sociale e trasformare Como in città vuota, solo per turisti

  5. Fare della razionalizzazione dei costi l’obiettivo principale dell’operato politico di una istituzione vuol dire non aver capito nulla del concetto di bene comune.
    Speriamo che arrivi presto un altro sindaco capace di fare scelte più lungimiranti.

    1. Visto il ritmo con il quale questo Sindaco sta facendo c…..e, il prossimo amministratore, per quanto possa essere bravo, arriverà sempre troppo tardi.

  6. “Spero bene che in aula non ci saranno discussioni quando presenteremo al Consiglio questo progetto”

    Basta non convocare il Consiglio così sarà impossibile avere una qualsiasi discussione!

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