I Fridays For Future lanciano una sfida su due ruote alle amministrazioni di Como e Cantù e per sabato 14 maggio organizzano un “bike strike” che, di fatto, renderà visibile il possibile percorso di una ciclabile tra le due città.
“Ѐ possibile andare da Cantù a Como in bicicletta? Sì, è fattibile – sottolineano nella presentazione dell’iniziativa – La strada esiste e se la cerchiamo su internet i chilometri non sono poi tanti: tra i 12 e i 14 km. E allora, perchè nessuno lo fa?”.
Non manca una critica alla scarsa dotazione di piste dedicate alle bici: “Se non avete mai provato, immaginate di andare in bici sulla statale, o sulla Napoleona piena di automobili; di tombini e buche non parliamone. Tuttavia non ci sono piste ciclabili lungo le tratte più percorse ogni mattina per gli spostamenti verso i luoghi lavorativi e le scuole; le uniche due possibilità sono i marciapiedi, dove esistono, oppure la strada, con il rischio di essere investitu ogni tre minuti. Quindi, non solo la tratta Cantù-Como o Como-Cantù, ma ogni spostamento risulta impossibile da fare in bici, a meno che non si abiti a Como centro e si debba andare da Como a Cernobbio per una breve gita turistica”.
“Per chiunque arrivi dalle zone fuori dal centro (Ponte Chiasso, Sagnino, Monte Olimpino, Camerlata, Lora, Lipomo, Tavernerio, Erba eccetera) risulta impossibile arrivare a Como e a scuola in bici. Ma anche a piedi a volte – aggiungono i Fridays – Quanto spesso vediamo studenti e studentesse che la mattina camminano sul lato della strada, rischiando di essere investiti e investite, solo perché le fermate del bus non sono collegate alle scuole attraverso percorsi protetti?”.
“Ѐ ora di ripensare completamente la mobilità a Como e di ripartire dalle persone – rimarcano gli ambientalisti riferendosi a studenti, anziani e disabili – Perchè non pretendere che ogni nuova strada costruita abbia a fianco una pista ciclabile? Sabato 14 maggio proveremo a costruirla noi con un bike strike che da Cantù arriverà fino a Como per dimostrare che è possibile pensare e vivere una mobilità diversa”.
Slogan conclusivo: “La ciclopedonale vi costava la metà, non l’avete costruita noi la facciamo qua!”.
Un commento
Ciclabile vera però come nel resto dei paesi sviluppati, non le ciclopedonali inutili italiane dove devi fare lo slalom tra passeggini, cani e gente che guarda per aria che sono più pericolose che utili…vedi tratto da Como a Cernobbio