Un nuovo appello si inserisce nella delicatissima vicenda del centro di via del Dos e della coop Colisseum che, salvo decisioni diverse, dovrà lasciare la struttura a fine mese (qui tutti i capitoli della vicenda). Una lettera-appello destinata al sindaco Rapinese è stata scritta in queste ore da Paola Cavaliere (sostenuta dalle famiglie coinvolte), sorella di un utente dell’associazione Thais che si occupa di terapie riabilitative in piscina per bambini e adulti con disabilità fisiche e mentali.
Parole accorate che invocano una soluzione che eviti la chiusura (una delle ipotesi prospettate da più parti vede una proroga fino al nuovo bando).
Ecco il testo della missiva:
Egregio signor Sindaco Rapinese,
non facciamo diventare quest’area della città un mostro dormiente come la zona ex Ticosa, che da oltre 30 anni è il simbolo di una Como fatiscente e sprecata. Una città che volta le spalle anche a uno solo dei suoi cittadini fragili non è degna di far parte di una nazione come l’Italia giusta e democratica, che si è sempre battuta per i diritti sociali.
La piscina di via del Dos è un centro ben funzionante e struttura che raccoglie a oggi ben più di mille utenti che la sfruttano non solo a fini riabilitativi ma anche come punto d’incontro e ritrovo sociale. Da oltre 40 anni viene frequentata da persone con disabilità e le loro famiglie che si sentono private oggi di un bene comune.
Quindi signor sindaco, con questa semplice lettera le chiediamo di dare ascolto a tutti quei ragazzi in difficoltà che si vedono privare di un’area che andrebbe valorizzata per renderla ancora più funzionale, apportando dove necessario le giuste migliorie strutturali per renderla ancora più accessibile alla popolazione. Tutto questo per far volare Como e renderla tra le città più vivivili e virtuose della Lombardia.
Certi della sua attenzione, le porgiamo distinti saluti, grazie.
Paola Cavaliere, con la partecipazione di tutte le famiglie coinvolte e preoccupate per la chiusura
4 Commenti
Comunque Sindaco Rapinese, noi ci siamo documentati bene, non c’ è nessun pericolo reale sulla struttura ! Anzi c’è addirittura una perizia ( documento alla mano )rilasciato da un ingegnere, dove dice che la piscina è in SICUREZZA ! quindi per chiudere….????
Poi se la si vuole migliorare, apportando delle MIGLIORIE, siamo tutti d’ accordo!
Ma da qui, a dire che siamo incoscenti ad utilizzarla! sindaco mi permetta ( NON POSSIAMO ACCETTARLA COME RISPOSTA)perche’ cosi’ non e’…..
Grazie per la risposta Sindaco,
Ma vorrei che mi dicesse!
anzi che dicesse a tutti noi !
a Settembre dove pensa in Como di poter
far svolgere la nostra attività di nuoto!
a noi disabili?
se non esiate al momento una struttura simile che abbia le stesse caratteristiche per accesso ai disabili.
Cavaliere Paola.
Ci vuole coraggio a negare ai disabili via del doss…..
Ai disabili stiamo pensando da settimane. Ed il pensiero è stato tramutato in azioni.
Detto questo, il vero coraggio sarebbe stato il firmare una proroga (più che coraggio però sarebbe stata incoscienza…)