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Comaschi nel mondo e Covid. Emma, psichiatra a Parigi: “Effetto devastante per i bimbi. Tentati suicidi e disturbi tra gli adolescenti”

In Francia, dove il numero di pazienti Covid-19 ricoverati in questa seconda ondata supera il picco del mese di aprile e dove sono stati imposti due lockdown in un anno, la comasca Emma Taborelli sta vivendo la pandemia nel doppio ruolo di mamma e di medico.

Psichiatra infantile, da Parigi ci racconta: “La prima ondata in primavera è stato uno tsunami, nessuno se la aspettava così pesante. Hanno da subito chiuso tutto con un primo lockdown, gli ospedali non erano attrezzati adeguatamente e abbiamo sentito una grande angoscia e paura”.

Emma ha trascorso il primo confinamento nella propria casa, lavorando ma anche alternandosi con il compagno – anch’egli medico – per curare i loro due bambini a causa della chiusura delle scuole. “I figli dei medici erano considerati prioritari – spiega – hanno tenuto aperte delle scuole appositamente per loro, ma noi abbiamo preferito tenerli a casa. Potevamo uscire un’ora al giorno coi bimbi, anche se i parchi erano chiusi”.

COMASCHI NEL MONDO E COVID: TUTTE LE STORIE

Durante il primo lockdown, Emma racconta di essersi sentita un po’ abbandonata dal Comune di Parigi: ha notato infatti un progressivo degrado e mancata pulizia nel quartiere, numerosi senzatetto e strade deserte che insieme “davano l’impressione di un cataclisma – spiega – inoltre, la pandemia si è aggiunta agli atti terroristici che già avevano creato un clima di paura”.

Comunque, Emma ritiene che la pandemia sia stata gestita meglio rispetto all’Italia. “Non c’era autonomia a livello regionale – spiega – e il Governo francese è intervenuto in modo fermo. Se non c’era più posto per i pazienti in una regione, venivano trasportati in un’altra. Una linea ferroviaria del Tgv è stata trasformata in linea Covid, proprio a questo scopo”.

Dopo la riapertura delle attività il 18 maggio, a fine ottobre è arrivato un secondo lockdown più “soft” che le ha permesso di tornare al lavoro come prima.

“I miei colleghi ed io abbiamo notato che la pandemia ha avuto effetti devastanti sui bambini – osserva – inoltre, la chiusura delle scuole durante il primo lockdown ha fatto sì che le differenze sociali e culturali si accentuassero enormemente. Sono aumentati i problemi di apprendimento ma anche i tentativi di suicidio tra gli adolescenti, così come i sintomi depressivi. Ci saranno molti effetti a lungo termine, su bambini e ragazzi”.

COMASCHI NEL MONDO E COVID: TUTTE LE STORIE

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