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Bar, parrucchiere, agenzia immobiliare: rivolta dei parcheggi a Cernobbio. “Perdiamo clienti, si cambi”

Tensione ancora alltissima a Cernobbio, dopo la rivoluzione del piano parcheggi, messa in atto dal Comune, per cui le aree sosta gialle (riservate ai residenti) sono nettamente aumentate a discapito di quelle blu. Tra i più penalizzati ci sono certamente i commerciati, che, la scorsa settima, attraverso l’Associazione Turismo e Commercio (che conta quasi 150 soci), hanno inviato una lettera al sindaco Matteo Monti, riguardo tutte le criticità di questo provvedimento.

Al riguardo abbiamo ascoltato la voce di alcuni titolari della attività di Cernobbio, come Delfo Carnevali, proprietario del Bar Cantinafresca: “Così perdiamo tantissimi potenziali clienti. Abbiamo sempre avuto il problema delle aree di sosta, ma ora, con questo nuovo piano, la situazione è decisamente peggiorata. Non abbiamo avuto alcun dialogo con le istituzioni per confrontarci sulla situazione, questo sistema non è funzionale a noi commercianti”.

Gli effetti del nuovo piano parcheggi non sono ancora visibili in questi mesi dell’anno: “Questa situazione ci crea un disagio non da poco – sottolinea Mirko, del bar Espressino – vediamo poi quando arriverà la stagione turistica e il problema dei parcheggi si aggraverà ulteriormente. L’unica soluzione data, quella di Villa Erba, non è percorribile. È troppo lontana. L’unica risposta che abbiamo avuto dal sindaco è stata sempre e solo una: valuterò”.

Ma i bar non sono gli unici a essere danneggiati da questo provvedimento: “Ho dovuto per forza prendere un parcheggio giallo – denuncia Maria Bernasconi, titolare del salone Young – però mi è stato assegnato lontanissimo dalla mia attività, quasi a Villa Erba. Ogni giorno devo farmi 2 km a piedi con i materiali. Ho provato a contattare Abaco (società che si occupa delle aree sosta a Cernobbio, incaricata dal Comune, Ndr) ma la loro risposta è stata in poche parole: se non vi va bene questo posto auto chiedete il rimborso”. Continua: “I parcheggi di notte e nei giorni in cui non lavoriamo sono vuoti, se i posti fossero rimasti blu, avrebbero fatto guadagnare soldi in più al Comune”.

Invece c’è chi come Giovanni Lussu, titolare di GL studio immobiliare, ha dovuto pensare a una soluzione diversa: “Ho dovuto prendere un box – racconta – non è pensabile pagare un parcheggio giallo e rischiare di finire vicino a Villa Erba. Non ha avuto senso cambiare il colore delle aree di sosta, sarebbe stato invece più efficace cercare un sistema per aumentare i parcheggi”.

Il clima in città, insomma, è rovente: difficile che l’amministrazione decida di tornare sui suoi passi ma intanto il malcontento tra i commercianti continua a crescere.

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