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Como, camerieri cercansi disperatamente. Baristi e ristoratori: “Difficilissimo trovare personale”

“Cerco personale da due mesi ma nessuno si presenta. A questo punto non è più neppure una questione di stipendio, la gente preferisce restare a casa”. A parlare è Carmine Giuliani, titolare di più di un locale in centro a Como, ma la sua è una delle tante voci di ristoratori, baristi e albergatori che non riescono a trovare collaboratori per la stagione. Proprio a ComoZero lo avevano confidato prima Ferruccio Bernasconi che sta aprendo un nuovo ristorante in centro, poi Emilio Fatica, il manager del nuovissimo lido “Giulietta al lago” di viale Geno. Lo hanno su queste pagine sia l’albergatore Luca Leoni che il titolare del Crotto del Sergente Massimo Croci. Insomma il problema c’è ed è diffuso.

“Ho messo annunci sui social network, fatto girare la voce tra amici e conoscenti, sono stato al centro per l’impiego ma non c’è nessuno disponibile – racconta Giuliani – mi sono fatto l’idea che per una stagione così corta per via del Covid che ci ha fatto riaprire effettivamente a giugno, le persone che hanno sussidi come la disoccupazione o il reddito di cittadinanza non vogliano perderlo per un paio di mesi di lavoro”.
C’è inoltre un secondo aspetto che Giuliani analizza.

“La pandemia ha reso nella testa delle persone il lavoro da camerieri o baristi ancora più brutto e incerto – spiega – già questi impieghi prevedono turni pesanti, la sera e nei weekend, in più la stagione è corta e non c’è certezza se domani i ristoranti saranno ancora aperti e per quanto. Tanti che lavoravano nel settore della ristorazione nei mesi passati del lockdown hanno trovato altrove. Un mio cameriere ad esempio è andato a fare il muratore e non è più tornato”.

Senza contare che “ci sono quelli che, fatti due calcoli, chiedono di poter lavorare in nero – spiega il ristoratore comasco – a un mio collaboratore che era in disoccupazione a mille euro, ne ho offerti 1700 per un tempo pieno. Lui mi ha chiesto di chiamarlo in nero solo nei weekend così che potesse mantenere il sussidio perché in questo modo avrebbe potuto guadagnare di più. L’ho dovuto mandare via”.

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E’ chiaro che i fattori di questa situazione sono tanti ma è difficile trovare una soluzione. “Quando ho aperto il mio locale vent’anni fa, c’erano ovviamente meno ristoranti e quindi più camerieri che cercavano lavoro – spiega – c’erano gli universitari che volevano arrotondare in estate e cercavano per la stagione. Adesso sono spariti, si propongono per un paio di settimane, poi ti dicono che ad agosto non ci sono perché hanno prenotato le vacanze al mare e quindi manca la continuità e la qualità del lavoro”.

Carmine Giuliani continua a cercare, per i suoi locali servono almeno un paio di camerieri. Aspetta a braccia aperte chi ha voglia di lavorare, anche se fa caldo e sarebbe bello andare al mare.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

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21 Commenti

  1. Basta pagare e il personale si trova. . Non 5€/ora in nero. . E il discorso si può tranquillamente allargare a veterinari/medici/infermieri.. 10€/ora partita Iva. . .

  2. Le solite lacrime da coccodrillo…
    Ho dato tanto in passato alla ristorazione dopo il diploma alberghiero, e ringrazio Dio che oggi lavoro come Collaboratore Scolastico in una scuola statale e non più in quei posti infernali chiamati ristoranti. Come ha detto qualcuno, se c’è chi ha preferito lavorare come muratore anziché come cameriere, un motivo valido ci sarà. Personalmente per me non erano i week end di lavoro o le vacanze in autunno il problema, il problema della ristorazione erano i 500€ al mese con contratto da tirocinante per 12/14 ore di lavoro, erano le vessazioni di cuochi isterici e clienti cafoni, la maleducazione generale, gli ambienti sfiancanti e stressanti che caratterizzano quel mondo ostile della ristorazione. Ora che lavoro nella scuola statale non riesco a credere di prendere 1200€ al mese per 7,12h al giorno da Lunedì a Venerdì, a confronto con la ristorazione mi sembra di non lavorare, anche se giornate pesanti capitano anche nel mio attuale lavoro, ma nulla a che vedere con il lavoro sfruttamento di prima nei ristoranti. Fin dal primo ristorante in cui ho lavorato ho sperato di trovare presto un altro lavoro, e ad oggi provo tanto dispiacere per chi non riesce a uscire da quel circolo infernale.

    Ma non venite a colpevolizzare i giovani che non hanno voglia di lavorare, perché a questa retorica spicciola non ci crede più nessuno ormai fortunatamente. Anzi tanta stima per chi a farsi sfruttare da ristoratori senza scrupoli preferisce fare altro, finanche a vivere di sussidi. La dignità non ha prezzo, la libertà anche credetemi…

  3. Vi sta bene. Finché incominciate a trattare le persone con un po’ di rispetto. 24 anni e giro da oltre 6 anni in posti dove vengo trattato sempre peggio.poi siamo noi che non abbiamo voglia di lavorare.vi meritate di rimanere soli con la vostra attività almeno avete solo voi stessi da trattare male.

  4. Qualche mese fa è stato offerto( a mio figlio che fa’ il cuoco) un lavoro in una pizzeria alla bellezza di 5€ ora in NERO. Meditate gente, meditate!!!!!

  5. Proposta del datore di lavoro (pasticceria) 850€ LORDI dalle 4.30 alle 14 e oltre,, senza pausa, 6 su 7. In alta stagione mezza di riposo a settimana. In ristorante, lavorato 12/14 ore per 400 euro. In pratica 1.03€/ora. E si meravigliano che non trovano? O che si preferisce lavorare in Svizzera o fare i muratori? Strano, con cotanto rispetto da parte dei datori di lavoro

  6. Concordo con tutti i vostri commenti sul fatto che camerieri sono sottopagati. Quando il ristoratore, magari a 5 stelle, propone uno stipendio al minimo contrattuale del quinto livello più un FORFAIT di 300 euro per le eventuali ore lavorative in più e poi costringe il dipendente a prestare servizio per 14 ore ogni giorno, magari senza riposo settimanale, vi sembra onesto?

  7. Non è solo un problema di retribuzione. Anche gli stronzi si sono fatti furbi. La prassi nel settore turistico, da quello che mi ha riferito un volenteroso quanto sfruttato giovanotto che lavora nel settore, è quella di proporre contratti a tempo determinato part-time (in regola) con orari di lavoro triplicati rispetto a quanto previsto dal contratto a tempo parziale. Per intendersi, un part-time di 4ore e turni per 10/12ore. Un modo furbo per pagare un terzo di quanto dovuto senza incorrere in rischi inutili. Se arrivano gli ispettori del lavoro si può raccontare di un improvviso cambio di turno e della venale dimenticanza di registrazione presenza sperando di non trovare quelli troppo fiscali. Alla fine, è un modo scorretto per porsi in concorrenza sleale nei confronti degli altri operatori che rispettano le regole condito dalla solita ipocrisia sulla mancanza di voglia di lavorare anche quando il lavoro c’è. Nulla di nuovo, è la solita italica soddisfazione di sentirsi più furbi a spese dei soliti fessi.

  8. Finiamola di lamentarsi. Pagate e troverete personale. Parlate di quanto pagate il festivo o il notturno, o quanti giorni di malattia sono retribuiti, etc…Prendete un contratto e pubblicatelo.

  9. Sembra una situazione copia/incolla di quelle già viste per gli stagionali delle altre località di vacanza. Speriamo che le offerte dichiarate dai titolari non risultino fittizie come nei casi precedenti di cui riporto un estratto pubblicato sula stampa a giugno “In caso di controlli devi dire che fai 6 ore e 40 e hai il giorno libero”. Poi il lamento: “Poca disponibilità, è colpa dei sussidi”.

  10. 1700 euro un full time. Certo.. Ed io sono la regina Elisabetta 4ª.
    A me sono stati proposti 895 euro per un full time di 36 ore (6gg su 7 con riposo il martedì), un altro mi ha detto “senza green pass non ti assumo”, un altro ancora “eh però se ci sono da fare consegne devi usare la tua auto e non ti paghiamo l’uscita/benzina”, l’ultimo mi ha proposto 1100 euro, 38 ore settimanali, senza malattia (e senza vaccino -che non faccio-, lo stipendio si decurtava del 20% per loro “indennità di rischio”!!!).
    Con queste postille, preferisco tirare la cinghia senza sussidi, a casa, e risparmiare 30-50km al giorno di strada. Che tra andata e ritorno, più autostrada, sono quasi 15-17 euro al giorno. 400 euro al mese. Da detrarre agli stipendi di cui sopra.

    Non trovate nessuno?? Gente che preferisce fare il muratore invece del barista/cameriere? Fatevi una domanda: PERCHÉ???

  11. Hanno ragione troppo sottopagati. Quasi o niente giorno di riposo. E poi naturalmente uno ci pensa 2o3 volte. Cambio lavoro?? Anche le ore serali sono pagate come di mattina. Il 10%la domenica è un po’ poco!! Ogni lavoro ha la sua chicca. ?

  12. Ribadisco quanto già sostenuto con un mio commento all’intervista di Leoni . Chi e’ causa del suo male pianga sé stesso.Nonostante il periodo si continuano ad offrire ai giovani contratti assurdi da 1200 euro netti ,12 ore al giorno,un giorno di riposo(forse) e straordinari non pagati…e non sto parlando di trattorie ,ma di famosi 5 Stelle del nostro lago…un suggerimento a voi redattori anziché fare parlare i ristoratori perché non cercate di intervistare i camerieri e sentire i loro pareri … ammesso che c’è lo dicano perché chi si lamenta è subito spedito a casa…

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