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Como centro, il residente: “Auto ferme, smog alle stelle. Serve la laurea al Politecnico per mettere un vigile?”. La Polizia locale: “Due agenti sul posto”

Già alla fine dello scorso mese di ottobre avevamo dato conto di una segnalazione dai toni esasperati per le lunghissime code di auto imbottigliate tra via Rubini e piazza Jasca – a due passi dai tavolini di via Volta e dalla Ztl – in attesa del posto libero nell’autosilo privato della zona (qui l’articolo). Oggi, domenica 10 dicembre, giornata peraltro in cui la viabilità cittadina ha sofferto molto tra eventi natalizi, shopping e partita del Como al Sinigaglia, la questione torna d’attualità con una nuova segnalazione. La pubblichiamo (con la foto allegata) integralmente di seguito [per segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al numero whatsapp di redazione 335.8366795].

Questa foto è stata scattata oggi alle ore 16.00 in Via Rubini dove, devo dire, ho la disavventura di abitare. Tutte le macchine ferme con il motore acceso. Identica situazione nella successiva Piazza Jasca. Inquinamento alle stelle.
Non credo occorra una laurea al Politecnico per ipotizzare di dislocare uno dei tantissimi Vigili che stazionano in zona stadio in occasione della partita di calcio e far sì che vieti l’accesso alle auto quando i posti auto non sono liberi.
E’ forse troppo complicato?
E con la salute come la mettiamo?
G. Ferrari

AGGIORNAMENTO: dopo la pubblicazione dell’articolo la Polizia locale di Como ci fa sapere che “sul posto erano presenti due agenti”.

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7 Commenti

  1. ma anche chi arriva, vede la fila, si infila e aspetta a motore acceso per chissà quanto, ma cosa c’ha in testa? poi ci si lamenta pure del prezzo di benzina e diesel.

  2. L’università del buonsenso non ha purtroppo concesso la laurea a molti amministratori, a Como ad esempio abbiamo un sindaco che ė convinto che, creando più parcheggi in convalle, risolverà o perlomeno diminuirà il traffico, e contemporaneamente evita sempre di parlare di potenziamento del trasporto pubblico, evita di parlare di parcheggi di corona, tranne l’ipotetico autosilo di Muggio, una chimera che, andasse tutto bene bene, verrebbe realizzata non prima del 2030, e nel frattempo i cittadini della convalle respireranno sempre più inquinamento

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