Nel silenzio generale, Como si è svegliata con le vetrine oscurate del suo bar forse più famoso, il Caffè Bar Monti. Chiuso. Sbarrato. E non solo: via anche i tavoli all’esterno e solo un cartello messo alla buona sulla porta d’ingresso con un generico quanto laconico messaggio: “Chiuso per ristrutturazione”.
Già, ma quale sia la reale portata sia questa “ristrutturazione” è un (mezzo) mistero, proseguendo il silenzio ufficiale della proprietà che inevitabilmente dà adito a ipotesi e ricostruzioni necessariamente vaghe. Un peccato, trattandosi di un locale con oltre 100 anni di storia e di storie, sul cui destino inevitabilmente la città si incuriosisce sia che l’addio sia definitivo sia che invece si prospetti un’eventuale riapertura magari in vesti rinnovate.
Tutto nasce nel 2020, quando emerse per la prima volta la concreta possibilità della chiusura del caffè, per la volontà della famiglia Passera (proprietaria dell’hotel 5 stelle lusso Vista nello stesso edificio di piazza Cavour) di cambiare la destinazione dei locali affollati ogni giorno da comaschi e centinaia di turisti.
Da quel momento, però, al netto di una generica scadenza fissata al 2023 per l’addio, le informazioni si sono fatte più rade e misteriose. Almeno fino allo scorso mese di agosto quando dal Comune di Como arrivò la notifica ufficiale dell’avvio del procedimento per la concessione di un permesso di costruire in deroga urbanistica a quello che sinteticamente viene definito “intervento edilizio di ristrutturazione con ampliamento dell’Hotel Terminus unitamente alla ristrutturazione di Palazzo Venezia”.
A chiedere i permessi era stato il gruppo Lario Hotels Società Benefit Spa guidato come già accennato dalla famiglia Passera.
In che cosa consistano effettivamente l’ampliamento del Terminus e la ristrutturazione di Palazzo Venezia – quest’ultimo è l’edificio risalente al 1870 caratterizzato proprio da uno stile neogotico che ricorda le architetture veneziane e che per l’appunto già ospita sia il Vista Palazzo sia il Bar Monti – non è ancora noto. Però è difficile non collegare questo passaggio alle cronache riportate proprio da questo giornale nell’aprile del 2023. Ossia quando i gestori dello storico caffè vista lago ammisero le trattative in corso con Lario Hotels per i locali destinati potenzialmente a nuovi ambienti di lusso legati agli alberghi del gruppo.
Ora, un passo effettivo in quella direzione – con il bar chiuso – sembra effettivamente essere stato fatto. Verso quale traguardo esatto potrà svelaralo solamente la proprietà quando lo riterrà opportuno.