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Como e le “orde di gitanti”. Cioffi (Turismo): “Ingressi selezionati? Impossibile. Il traffico il problema, non le persone”

L’intervento in aula del consigliere di Svolta Civica Vittorio Nessi ha aperto questioni che, ne siamo sicuri, saranno oggetto di discussione da più parti.

Apocalypse Nessi: “Como cannibalizzata da orde di gitanti domenicali. Niente qualità, abitanti e luoghi snaturati”

E per affrontare il tema del turismo di massa in città, di ciò che Como offre a chi la sceglie anche solo per una gita domenicale e di una possibile “selezione all’ingresso”, abbiamo chiamato chi direttamente di competenza in Comune a Como: l’assessore al Turismo e alla Cultura Livia Cioffi.

“Mi faccia subito dire che ho apprezzato molto l’articolo di ieri di Emanuele Caso, ha colto esattamente il punto e anche quella che era la vera intenzione del consigliere Nessi – ha esordito l’assessore Cioffi – purtroppo lo streaming non aiuta molto e io capisco anche i tempi ristretti per gli interventi in consiglio, condivido pienamente l’analisi fatta in quell’articolo”.

Nessi, Como e i gitanti cannibali: come ridurre un tema reale nell’invettiva al caviale anti-plebe (ma poi: i comaschi in gita non vanno?)

Ma del problema sollevato da Nessi, ovvero l’impatto dei gitanti della domenica che snaturano la città e del turismo non governato, cosa ne pensa?
Io penso che il problema non siano i gitanti che arrivino, noi dobbiamo sistemare meglio la parte viabilistica e del traffico. I turisti della domenica vanno bene, il problema è la congestione: bisognerà lavorare sul Piano del Traffico.

Quindi di fatto “passa la palla” al collega Pierangelo Gervasoni (assessore alla Viabilità).
Purtroppo spesso mi tocca, non lo faccio apposta. Io gli voglio bene e lo ringrazio moltissimo perché mi ha aiutata molto a sbloccare tante cose dei siti della cultura. Perché il vero problema non è quanta gente ci fosse in giro, anche perché ci fa piacere, ma quanto traffico ci fosse: questo non va bene. Il punto, quindi, è che andrebbe riscritto e rifatto il Piano del Traffico.

Cosa ne pensa dell’idea di una “selezione all’ingresso”, per un turismo diverso a Como? 
La selezione all’ingresso è un po’ impossibile da fare. Sono d’accordo con il consigliere Nessi quando dice che Como in realtà non ha la sostenibilità per ricevere le masse, però di fatto come possiamo fare una selezione all’ingresso soprattutto in questo momento così particolare? Io sono aperta a tutte le proposte e iniziative anche per evitare che arrivino le masse, se qualcuno ne ha si faccia avanti anche se la selezione mi piace poco come idea. Anche a Capri e a Ischia esiste il turista della domenica, in fondo si vive anche di questa tipologia di turismo. C’è anche chi non si può permettere di andare una vacanza e quindi viene sul lago la domenica, io non me la sento di escludere il turista di questo tipo. Sicuramente però i servizi, in particolare i trasporti e i parcheggi, a Como non sono ben organizzati per accogliere i turisti della domenica.

E per quanto riguarda l’accusa di Nessi di “carenza di visione della giunta” su questi temi?
Io in questo anno e mezzo penso di aver dato un bel contributo alla parte culturale: abbiamo fatto una programmazione museale a musei chiusi degna di nota e di rispetto, una bella visione per il triennio 2021-2023 e la possibilità di lavorare e creare servizi aggiuntivi. Per la visione turistica, come da indicazioni di Regione Lombardia stiamo puntando sul turismo di prossimità: l’ufficio turismo sta lavorando in questa direzione. Noi dobbiamo creare una rete e quindi rendere fruibile la città e mettere a disposizione degli operatori i servizi. Quindi creare le brochure, far sì che il turista arrivi in città e veda la segnaletica giusta, far sì che gli operatori possano proporre degli eventi. Andremo quindi avanti con la visione del turismo di prossimità e per la cultura mi pare che stiamo facendo un lavoro egregio. Stiamo cercando di lavorare collaborando con il Teatro Sociale, la Camera di Commercio per migliorare e ottimizzare gli infopoint, siamo parte attiva del Pic del territorio comasco che è stato il primo finanziato dalla Regione. Non stiamo giocando, questo ci porta via tempo e risorse umane.

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Un commento

  1. Complimenti all’assessora… ha capito che il problema è il teaffico ovviamente lo sanno anche i sassi che questo è problema comunque anche la soluzione è nota… Cioè creare una serie di aree di sosta intorno alla città e vietare di entrare con l’auto in convalle ai non residenti ovviamente avendo una serie di trasporti pubblici (rimettere il tram sarebbe furbo) che permettano di muoversi celermente da un punto all’altro e avendo un sindaco che abbia le palle per iniziare un progetto di questo tipo!

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