E’ morto in queste ore Antonio Russolillo, come ricorda Ecoinformazioni: “Esponente storico della sinistra comasca, presidente di Italia Cuba e fondatore dell’Associazione Lissi, attivista politico e animatore di innumerevoli iniziative politiche e culturali, è morto il 28 ottobre all’hospice di Como”.
Uomo che ha lasciato tracce profonde nella Storia di questa città e di tutto il suo territorio. Il sindaco di Tremezzina Mauro Guerra, ha scritto: “Se ne è andato Antonio Russolillo. Un concentrato di vita, storie, esperienze, passione, impegno, disponibilità generosa sempre, simpatia, coerenza. Per me un concentrato di ricordi, di affetto, di stima e gratitudine per i tratti di strada e le cose fatte insieme, i valori condivisi. Tonino, dalle lotte della Ticosa a Cuba, passando sempre per Rebbio e un impegno politico e di volontariato indomabili. Nel salutarti per sempre trovo il tuo ultimo regalo, il valore e il senso di sentirsi compagni. Ti sia lieve la terra Antonio”.
Raccontano i colleghi di Prima Como:
Quando Antonio Russolillo metteva piede in redazione, come in occasione dei molteplici incontri col Giornale di Olgiate, era come spalancare una finestra sul mondo. Su cause come quella cubana, per sensibilizzare alla solidarietà nei confronti del popolo sotto embargo. Una miriade di iniziative, approfondimenti, confronti culturali e sociali. Proprio il sodalizio comasco di “Italia Cuba” è arrivato a essere il più forte circolo sul territorio nazionale, superando i 300 iscritti.
Come amava raccontare, a partire dal suo primo viaggio a Cuba nel 1992, l’esigenza di Russolillo è sempre sempre quella di manifestare per i diritti della popolazione cubana, contro l’embargo: “Non si tratta di blocco delle armi, ma di totale privazione della gente comune – spiegava con grinta – Se non arrivano medicinali, le conseguenze le pagano i neonati. Se manca il filo per suturare le ferite negli ospedali, è la gente comune a soffrirne. La Lombardia è gemellata con la provincia cubana di Las Tunas. Noi organizziamo brigate di lavoro volontario: i volontari si pagano il viaggio e pure il vitto e l’alloggio. Mai abbiamo fatto fatica a trovarne: abbiamo anche tanti giovani di cui sono veramente orgoglioso. L’aspetto più bello: la gente comasca ha fiducia in noi, quando chiediamo risponde sempre”.
Chi volesse rendergli omaggio potrà farlo fino alla mattina di oggi, 29 ottobre, all’Hospice San Martino. Seguirà alle 15 la cerimonia al Cimitero di Rebbio.