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Como, ecco le nuovissime strisce pedonali sul lungolago: “Da sempre tutti schiacciati sui marciapiedi. Non potevano spostarle?”

Il tema posto da un lettore che ha contattato la redazione è ben noto in città soprattutto da quando il turismo è esploso. Ci sono due punti precisi del Lungolago davanti a piazza Cavour dove chiunque, automobilista o pedone, si rende conto dell’oggettiva pericolosità da diversi anni e non certo da oggi. Parliamo degli attraversamenti pedonali regolati da semaforo davanti al Bar Monti e all’Hotel Suisse.

Non è affatto un’esagerazione dire che nei momenti di particolare calca, ormai per 8/9 mesi l’anno, pur con punte verso l’alto e verso il basso a seconda della stagione, i turisti e i gitanti sono talmente accalcati da finire spesso in strada. Non dimenticando poi quanti, e non sono pochi, ignorano il rosso e si lanciano per raggiungere l’altro lato. Ua questione seria.

Così ci scrive:

Eh niente pare che le nuove strisce rimangano dove erano le vecchie. Con il solito problema di congestione di persone in 1.5m di marciapiede.

Ridurranno il suolo in concessione agli esercenti? E’ proprio un errore di progettazione.

La riflessione arriva in occasione del nuovo intervento seguito alla prima asfaltatura (tra Sant’Agostino e piazza Cavour) che ha visto il ridisegno dell’attraversamento.

Le foto inviate mostrano un momento senza particolare affollamento ma è davvero un caso.

[Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]

 

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15 Commenti

    1. Concordo. Il marciapiede è sacrificato per i tavolini del bar. Il Comune dovrebbe ridurre l’occupazione del suolo in quelle adiacenze considerando che a volte…ci si allarga oltre quello che compete.

  1. Buongiorno, x le strisce dovrebbero spostare anche i semafori (secondo me anche no) x i materiali che usano si sbiadiscono come anche i manifesti sui muri si scollano subito (penso a prodotti che non inquinino), risultato scadente.

  2. Semplicemente dovrebbero togliere parte della concessione di occupazione suolo pubblico al bar Monti (come già detto in caso di allagamento e passerelle). E’ suolo pubblico, a fronte di problemi di sicurezza è ovviamente prioritario risolvere quelli. Con tutte le concessioni che ci sono adesso e che non c’erano negli anni in cui il Monti era uno dei pochi ad averne, non sarà certo il mancato introito da questo bar che farà la differenza.
    Comunque sì, questo lungo lago è stato realmente progettato in modo inetto e a tratti insensato.

  3. Progettazione del lungolago folle. Un mix di barriere architettoniche, carenze progettuali (parapetti?), soluzioni folli (edificio Navigazione senza bagni, con i motori dei condizionatori a vista sul tetto, senza tettoia sopra le biglietterie) e senza ragionare su una banalità come quella di razionalizzare il posizionamento delle strisce modellando il marciapiede in altro modo.
    Una pazzia, costosissima che vincolerà Como per i prossimi 100 anni.

  4. Fatte proprio nella settimana di inizio delle scuole!!!
    Un tempismo perfetto per PARALIZZARE tutta la città come ogni anno da anni!!!.
    Evidentemente dev’esserci un premio mooolto sostanzionso per PROGRAMMARE I LAVORI QUANDO RIAPRONO TUTTE LE SCUOLE!!!
    SIAMO PROPRIO MESSI MALE, ANZI MALISSIMO SE CHI DOVREBBE FARE LE COSE SECONDO EFFICIENZA E BUONSENSO CONTINUA TRANQUILLAMENTE A PARALIZZARE LA CITTÀ.
    C’è da asfaltare il Borgovico che per le bici è un casino micidiale e con le buche e gli scalini lasciati dai lavori precedenti è PERICOLOSISSIMO!!!
    IL LUNGO LAGO DEVE ESSERE FINITO DI ASFALTARE E DEV’ESSERE FATTA LA SEGNALETICA ORIZZONTALE….
    UNA PROGRAMMAZIONE ASSURDA CHE PARALIZZA TUTTO…

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