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Como, Erba, Cantù: smog record. Cinque Stelle: “Regione si muova. Bravi Fridays, limiti a auto e cemento”

Smog a livelli altissimi, ormai. E oggi, dopo l’appello del Circolo Ambiente “Ilaria Alpi” che chiedeva uno stop alle auto immediato, è il Movimento Cinque Stelle a prendere posizione.

“Pessima qualità dell’aria negli ultimi giorni in Lombardia. Secondo le ultime rilevazioni dell’Arpa Regionale, a Milano i livelli di PM10 hanno superato i limiti e le soglie rilevate nelle altre città lombarde non sono affatto migliori – riferiscono i pentastellati – Particolarmente critica la situazione a Merate (Lecco) dove sono stati registrati 121 microgrammi per metro cubo. Problemi anche a Monza (tra 95 e 97), Como, Erba e Cantù (88, 99 e 91) e in tante località della provincia di Varese”.

“L’ennesimo allarme smog è decisamente preoccupante. Regione Lombardia e la Pianura Padana sono ormai diventati una camera a gas: bisogna ricordare che l’inquinamento è un killer silenzioso perché è proprio in concomitanza di questi picchi che sono a rischio le fasce più deboli e si registrano aumenti nelle morti premature – dice il consigliere regionale comasco, Raffaele Erba – Sicuramente sono molti sono i fattori su cui lavorare e i principali riguardano da un lato lo sviluppo di una mobilità più sostenibile e dall’altro un maggior efficientamento energetico degli edifici e del sistema produttivo. Lo stesso Ministro Costa sta investendo in queste direzioni e anche il resto del Governo sta puntando a una maggiore sostenibilità”.

“Ora serve un maggiore impegno da parte di Regione Lombardia soprattutto per offrire un servizio di trasporto pubblico che invogli le persone a utilizzarlo e non a scappare”, aggiunge il consigliere regionale pentastellato – aggiunge Erba – Un plauso va fatto ai ragazzi di “Fridays for Future” e le altre associazioni ambientaliste che con il loro impegno stanno contribuendo a puntare i riflettori sul tema dell’inquinamento e sull’esigenza di un approccio sostenibile. Auto e cemento non sono l’unica strada percorribile ma bisogna perseguire una visione integrata e più lungimirante”.

Proprio sabato 18 gennaio, a Capiago Intimiano (Como), Fridays for Future, WWF, Circolo Ambiente Ilaria Alpi e l’Associazione Il Gambero hanno organizzato un incontro pubblico per discutere dei danni ambientali irreparabili che il secondo lotto della Tangenziale di Como creerebbe sul territorio circostante.

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