RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità, Politica

VIDEO Como, i produttori mandati via dal mercato coperto. Scontro e accuse Lissi-Rapinese

E’ un fronte bipartisan quello che si erge a difesa dei produttori del mercato coperto (per capirci il primo padiglione arrivando dal semaforo tra viale Battisti e via Mentana). Ieri la denuncia dei vertici locali di Fratelli d’Italia: Como, attacco FdI: “Rapinese manda via i produttori dal Mercato Coperto, inammissibile. E’ ostile coi comaschi”.

Oggi la netta presa di posizione della capogruppo Pd in consiglio comunale, Patrizia Lissi: “Abbiamo appreso la decisione del sindaco di sfrattare i produttori del mercato coperto entro la fine di luglio. La motivazione è da individuare nei necessari lavori di ristrutturazione della struttura. E ben vengano, assolutamente. Ben venga un po’ meno, invece, un altro avviso di chiusura, un altro avviso di sfratto, arrivato all’improvviso, senza dialogo e senza una soluzione alternativa temporanea, andando a penalizzare piccole aziende e professionisti che, con impegno e fatica, si guadagnano da vivere offrendo, al contempo, prodotti di qualità alla cittadinanza. Inoltre, il Comune non ha ancora pubblicato il nuovo bando di assegnazione, lasciando i produttori in uno stato di grande incertezza”.

“Con una preliminare – prosegue Lissi – ho chiesto al sindaco se non fosse possibile trovare un luogo alternativo per evitare l’interruzione di un servizio importante per i cittadini e la grave perdita finanziaria per i produttori, a cui vanno tutto il nostro sostegno e la nostra vicinanza, così come ho chiesto informazioni sulla data di inizio e di fine dei lavori e sui bandi. La risposta, come sempre, non è stata esaustiva, ma il classico attacco alle Amministrazioni precedenti. Ancora una volta, dunque, Rapinese ha cercato di nascondere le proprie mancanze amministrative e umane dietro al passato. L’artefice delle imminenti difficoltà dei produttori, però, è solamente lui. Sulla chiusura e il conseguente sfratto, ho provveduto a scrivere un’interrogazione. Siamo pronti a incontrare gli esercenti per raccogliere le loro istanze e lavorare insieme alla ricerca di un’alternativa”.

Ieri sera in consiglio comunale, però, era già intervenuto il sindaco Alessandro Rapinese sulla questione.

Il primo cittadino ha rivendicato la giustezza e le ragioni dell’azione del Comune e ha attaccato le giunte che lo hanno preceduto per i lavori di manutenzione non effettuati sulla struttura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

6 Commenti

  1. Quando Rapinese dice di ristrutturare qualcosa finisce chiuso per sempre. Come per esempio la scuola materna di Monte Olimpino! Si dovrebbe vergognare!

  2. Burocratizzazione bandi di concorso e via dicendo..il km zero va sostenuto l’ alimentazione di qualità è un servizio al cittadino in alternativa alla paccottiglia della grande distribuzione.
    Ma il ducetto Rapinese farà la spesa nelle boutique del centro storico unico luogo che percepisce come municipalità. Altro che sinostra Ztl, per lui Como inizia a piazza Cavour e finisce a Porta Torre.
    Ha inaugurato un pezzo di lungolago con i suoi accoliti: il borghesuccio Gaddi e lo xenofobo Zoffili, ma questi luminari sono mai stati in altre città Italiane? Ci sono comuni nel tanto vituperato Sud che sono sicuramente gestiti meglio, beh forse un po’ di cultura in più e meno provincialismo farebbe bene a chi amministra.

  3. Cmq alla fine capisco perché Landriscina non ha fatto nulla per 5 anni . Si è evitato un sacco.di discussioni su ogni mossa da.compiere.

  4. Si ma la parola mediazione. Unità ai necessari neuroni per supportarla? Anche negli altri padiglioni c’ è spazio. Ha fatto un deserto. Basta spostarli per il tempo dei lavori. Come la Combattenti e relativi giardini, chiusa perché???Non stanno facendo nulla. Ripeto, qui mancano i neuroni. Un conto è mettere i cestini, un conto è saper trovare soluzioni.

  5. Si svegliano solo ora. Si sapeva da oltre un anno che – pagati gli arretrati insoluti (per cui ringraziamo le precedenti giunte… vero?) – i dettaglianti avrebbero dovuto lasciare l’area, dopo oltre un decennio, per opere di riqualificazione generale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo