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Como, il maltempo si abbate anche sull’agricoltura: pecore disperse, campi distrutti o allagati. E in Ticino disagi e evacuati

Ortaggi mitragliati e animali dispersi in montagna. Il maltempo che ha colpito l’area lariana ha investito in pieno anche l’agricoltura, con danni gravi dalla fascia prealpina all’Alto Lago. Un primo monitoraggio dei tecnici sul territorio ha evidenziato come l’area colpita da grandine e nubifragi sia oltremodo ampia: in particolare – precisa la Coldiretti lariana – nella zona di Brunate, sopra a Como, si segnalano campi di ortive bersagliati dai chicchi di ghiaccio, mentre in un alpeggio sopra a Sorico (CO), un gruppo di pecore è scappato per paura dei molti fulmini ed è tuttora disperso. Si teme che nella fuga gli animali possano essere finiti in un dirupo.

Campi allagati anche a Grandola e Uniti, mentre ovunque si lavora al ripristino – non semplice – dei collegamenti e delle strade poderali investite da fango e alberi caduti.

Le precipitazioni nell’area lariana – sottolinea Coldiretti Como Lecco – erano attese per combattere gli effetti della siccità, ma questi nubifragi così violenti (e purtroppo sempre più frequenti rispetto ai decenni passati) non fanno che peggiorare la situazione: le piogge per essere realmente di sollievo devono essere continue e di bassa intensità mentre le manifestazioni violente si abbattono su terreni secchi che non riescono ad assorbire l’acqua, che tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni.

A livello nazionale il 2022 si conferma essere l’anno nero per l’agricoltura italiana dal punto di vista climatico che, tra siccità e maltempo, – evidenzia Coldiretti – ha provocato in Italia perdite superiori ai 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale.

“Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche nelle due province di Como e Lecco dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici negli ultimi anni sembra divenuta la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.

E la violenta ondata di maltempo che ha creato paura e disagi nel Comasco si è abbattuta, seppur con minor intensità, anche in Ticino, colpendo in particolare il Malcantone, dove si sono registrati allagamenti e frane che hanno portato alla chiusura di strade e all’evacuazione di persone.

“In quest’ultimo ambito, si segnala che nel corso della notte a Manno in via Mondadiscio, a causa dell’esondazione del torrente Vallone, sono state evacuate una ventina di persone da cinque abitazioni. Non si lamentano feriti, ingenti per contro i danni alle strutture. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e della Polizia Città di Lugano, i pompieri di Lugano, i soccorritori della Croce Verde di Lugano (a titolo precauzionale), il geologo cantonale per le verifiche del caso e i tecnici comunali. La Protezione civile ha messo a disposizione strutture per ospitare le persone evacuate”, riporta la poliza cantonale.

Per quanto riguarda la situazione viaria, al momento (l’aggiornamento è riferito alla 8 di questa mattina), via Grumo è completamente chiusa e lo resterà almeno per tutta la mattinata. Via Vedeggio e via Cantonale, dall’uscita dell’A2 a Lugano Nord verso Lamone, sono parzialmente inagibili e sono in corso i lavori di ripristino, che dovrebbero protrarsi per alcune ore. La Polizia cantonale invita la popolazione a limitare gli spostamenti e a evitare di recarsi nelle zone particolarmente toccate, se non strettamente necessario per non ostacolare le operazioni in corso.

 

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