Esplode la rabbia – ma forse ancora più la delusione per il trattamento subito – nel quartiere di Muggiò, a Como. A destare sconcerto, disillusione e profonda amarezza è il trattamento riservato dal Comune di Como alla storica piazza d’Armi, un tempo area destinata a Luna Park e circo natalizio e ora da oltre due mesi ridotta a una immensa discarica da Palazzo Cernezzi.
Il motivo? L’individuazione da parte del Comune di Como di quella zona come luogo per accatastare l’enorme mole di detriti, tronchi, rifiuti, fango e terra raccolti in città e nel lago dopo il devastante maltempo dello scorso settembre. A due mesi da quell’evento certamente straordinario, lo scenario che si presenta ai residenti di Muggiò, ma anche soltanto a chi passa da lì in auto, ha tratti apocalittici: cataste di ogni genere di materiale a coprire una vastissima area non distante dalle case e, come non bastasse, nella stessa zona già circondata dal palazzetto dello sport e dalla piscina olimpionica abbandonati rispettivamente dal 2013 e dal 2019.

A sfogare la rabbia per le condizioni in cui è stata ridotta la zona sono stati alcuni residenti intervistati domenica 23 novembre da Laura Carcano per il Tg3 regionale della Lombardia.
“E’ la periferia dimenticata – ha affermato una abitante della zona ai microfoni della Rai – Vedere questo scempio è mostruoso, non c’è solo il centro di Como, c’è anche la periferia. E abbiamo anche noi gli stessi diritti degli abitanti del centro”.
Sconsolata la seconda voce intervista: “Se mi giro e vedo queste cose, giuro, me viene da piangere. Mi fa male”. E, a oggi, quando l’area sarà liberata da quell’enorme discarica nessuno lo sa con certezza a dispetto del teorico arrivo a breve del circo natalizio e poi, per Pasqua, del Luna Park che ha vinto una lunga battaglia con il sindaco Alessandro Rapinese.