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Como, l’ex caserma di via Borgovico non sarà più dormitorio per senza dimora. La Provincia ne farà nuovi uffici

Sembra ormai agli sgoccioli l’impiego dell’ex caserma dei Carabinieri di via Borgovico, proprietà dell’amministrazione provinciale, come centro di accoglienza per senza dimora nell’ambito della cosiddetta Emergenza Freddo. Villa Saporiti, con una delibera del presidente Fiorenzo Bongiasca che negli ultimi anni ha aiutato il Comune di Como mettendo a disposizione la struttura non più utilizzata, intende ora cambiare l’impiego della palazzina.

Il 18 gennaio scorso, infatti, l’Ufficio tecnico della Provincia ha messo a punto il progetto di ristrutturazione dell’ex Caserma, nello specifico della Palazzina B, di via Borgovico per una spesa prevista di circa 3 milioni e 900mila euro. Il motivo? E’ nero su bianco: “La presente esigenza di ristrutturazione della Palazzina B di via Borgovico nasce dalla necessità di realizzare nuovi uffici per i dipendenti della Provincia di Como. Nelle fasi progettuali successive si andranno meglio a definire i settori che potranno essere ospitati all’interno del fabbricato”.

“L’area di proprietà della Provincia di Como è ubicata in via Borgovico n. 171, di fronte alla sede della Provincia di Como e fino al 2011 sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, poi trasferito – prosegue il documento – All’interno della proprietà sono ubicate 2 Palazzine. Una sul fronte strada (via Borgovico) e una ubicata sul retro del lotto. Il fabbricato “Palazzina A”, nel quale un tempo erano collocati gli uffici del Comando Provinciale dei Carabinieri (oggetto di un intervento nel 2016) ospita gli uffici scolastici Provinciali ed il Provveditorato agli Studi e gli uffici del Trasporto Pubblico Locale. Il fabbricato “Palazzina B” risulta invece totalmente inutilizzato da tempo (2011) tranne che per il piano terzo e quarto piano, affidati temporaneamente solo per il periodo invernale nell’accoglienza dei senza fissa dimora, dal 2015 a oggi”.

Ma per quanto riguarda il diverso utilizzo della Palazzina B, dunque quella che accoglie ora i senza dimora, sono già stati compiuti passi decisi: all’architetto veronese Damiano Puntillo è già stata commissionata la redazione di uno studio di fattibilità sulla riconversione che doveva scegliere tra demolizione con ricostruzione oppure ristrutturazione pesante. La scelta è caduta sulla seconda strada (che peraltro può prevedere anche abbattimenti).

Individuato il percorso nell’ambito del programma triennale delle opere pubbliche 2023-2025 con priorità media, e ribadendo l’obiettivo di Villa Saporiti di “realizzare nuovi uffici per i dipendenti della Provincia di Como”, il destino dell’ex caserma come centro di accoglienza invernale sembra segnato. Il che forse già a partire dal prossimo anno comporterà la responsabilità del Comune di Como di trovare una soluzione alternativa per un dormitorio invernale.

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