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Como, l’ex supermercato rifugio dei senza dimora: il Comune obbliga i proprietari a intervenire subito

Non soltanto lo sgombero avvenuto ieri martedì 23 luglio, ma anche l’ordinanza del sindaco di Como che obbliga i proprietari dell’immobile di via Regina Teodolinda, un supermercato fino alla chiusura, a intervenire per renderlo inaccessibile ai senza dimora che più volte vi hanno trovato riparo.

Nel documento firmato dal primo cittadino Alessandro Rapinese si invitano i proprietari a “compiere immediatamente e comunque non oltre il termine di 15 giorni dalla notifica della presente, le azioni indispensabili, anche di tipo strutturale, finalizzate a impedire ogni indebita intrusione all’interno del sito rendendo inaccessibili sia il corpo del fabbricato che l’area di pertinenza esterna al confine con la proprietà pubblica e privata”.

Ma non solo, perché viene anche intimato di “sgomberare prontamente eventuali persone abusivamente reintrodottesi laddove ne sia riscontrata la presenza al momento dell’acceso per compiere le opere” oltre a “provvedere alla pulizia e al conferimento dei rifiuti presenti” secondo le regole in vigore in città. Sempre nel caso in cui nell’area venissero trovate nuove persone, ai proprietari spetta anche l’obbligo di invitarle a “l’area con effetto immediato”.

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3 Commenti

  1. Une domanda al sindaco: ma lei è proprio certo che il privato possa o meglio, sia titolato a “sgomberare prontamente eventuali persone abusivamente reintrodottesi laddove ne sia riscontrata la presenza al momento dell’acceso per compiere le opere” oltre a “provvedere alla pulizia e al conferimento dei rifiuti presenti” ? O questo forse compete agli organi preposti, Polizia , Carabinieri ecc.?
    Secondo lei, il privato, dovrebbe andare di “persona personalmente “ a buttare le coperte e altri oggetti personali, invitando le PERSONE che li vivono ad andarsene così su due piedi? Ma offrire un’alternativa no? Magari un dormitorio pubblico…? A già, lei e la Lega votaste contro alla Delibera di Consiglio che però è sempre lì da attuare.

  2. allora lo sceriffo ordini a se stesso di ripulire e interdire le aree di proprietà comunale,Politeama,Ticosa,autosilo val Mulini, san Francesco, ex elettrauto in via Albricci, asilo Sant’Elia, scuole di via Traù ecc ecc, dia il buon esempio.

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