Di fronte a una scritta apparentemente contro il movimento Pro Vita apparsa a Como, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Lorenzo Cantaluppi si schiera con gli ultra cattolici. Lo fa sapere il diretto interessato con una nota.
“In conclusione della giornata di Natale – scrive il consigliere – mi trovavo a passare dalla zona di San Giuseppe dove, all’incrocio tra via Salvo d’Acquisto e via Valleggio, ho notato questa scritta estremamente violenta: “Pro Vita morto non obbietta”, questo quanto capeggiava su un muro. Una frase di una violenza incredibile, rivolta evidentemente contro una associazione, Pro Vita e Famiglia, che da sempre si batte per la difesa di Vita e Famiglia, assumendo coraggiosamente spesso posizioni anche scomode”. Più che scomode, come noto, espressioni del mondo ultracattolico radicalmente contro l’aborto.
“Su queste tematiche etiche, ognuno di noi ha sicuramente una sua idea, che potrà essere in linea o meno con quanto espresso dalla Onlus, ma non è certamente con questi proclami violenti che si può creare un confronto – aggiunge Cantaluppi – Agli amici di Pro Vita e Famiglia va tutta la mia solidarietà, con la certezza che le Forze dell’Ordine faranno luce sugli autori di questo attacco, al fine di scongiurare altri atti analoghi se non addirittura più gravi”.
8 Commenti
Bravo Cantaluppi, Provita è da difendere da questi vandali. Dopo che a Roma ha subito pure un attentato con bomba inesplosa solo perché difende dei diritti
Delinquenti che minacciano la libertà di pensiero forza ProVita&Famiglia. g.de gaetani Rapallo
Ferma restando la riprovazione per la scritta sul muro, i delinquenti in Italia sono altri, e la libertà di pensiero (e direi anche di parola) non è stata minacciata in alcun modo.
Articolo che parla di minacce di morte a pro-vita – > pro-vita risponde con nome e cognome e indirizzo.
MURO DI PROPRIETA’ COMUNALE
Caspita che intervento degno di nota del capogruppo dei fratellini.
Si le forze dell’ ordine fanno ma poi qualcuno giudica irrilevanti le accuse e avanti cosi’……al di la’ delle scritte violente non dovrebbe essere possibile che qualunque pirla possa imbrattare i muri e addirittura i treni, fermo al passaggio a livello di Borghi si vedono delle cose vergognose, eppure abbiamo telecamere ovunque, a, pardon, abbiamo pero’ i giudici……………
La sequenza “infinita” di puntini di sospensione provoca sanguinamento oculare ma, a parte ciò, non capisco: si invoca la soppressione della figura del giudice? Si invoca l’arbitrario trattamento, da parte di operatori dei corpi armati, di chi commette un reato?
Mi auguro quelle lette siano esternazioni figlie dei pasti pesanti di questi giorni, perché diversamente vi sarebbe più da preoccuparsi di questo modo di pensare rispetto a chi imbratta un treno.
Parlando della notizia invece è patente siano da condannare queste apparizioni inneggianti alla violenza.