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Como Nuoto, Maesani: “Concessione scaduta, impianti non a norma. Se capita un incidente?”

Nuovo rebus sui cieli delle piscine di viale Geno, già al centro del clamoroso derby – a suon di carte bollate – tra Como Nuoto e Pallanuoto Como. Come ormai notorio, la contesa oggi vede due atti fondamentali già svolti: l’assegnazione iniziale, previo bando comunale, del centro alla Como Nuoto e poi il potenziale ribaltone firmato dal Tar della Lombardia che ha annullato il bando stesso. Una situazione di interregno che, al momento, vede comunque la Como Nuoto ancora “dentro” la struttura ma con varie incognite sul futuro.

Ieri sera in consiglio comunale è stata la consigliera del Gruppo Misto, Patrizia Maesani, a sollevare altre questioni, nella forma di domande relative a questa sorte di periodo di mezzo.

“A me interessa poco chi vincerà la gara – ha detto Maesani, di professione avvocato – ma c’è una sentenza provvisoriamente esecutiva che annulla un bando di gara (la trovate qui) e c’è un immobile comunale con una convenzione scaduta, dunque con impossibilità di dare proroga, che è affidato al vecchio gestore che ovviamente continua a svolgere l’attività”.

“Vorrei capire – ha proseguito Maesani – quale inquadramento giuridico è stato dato dagli uffici a questo periodo di utilizzo. Inoltre, nel bando di gara c’era scritto che il vincitore doveva mettere a norma tutti gli impianti: quello elettrico, quello di filtraggio dell’acqua ecc. Ora noi abbiamo un soggetto che sta gestendo un immobile comunale privo di contratto e per giunta con l’amministrazione comunale che nel bando ammette che ci sono impianti non a norma. Io mi chiedo in caso di sinistro o incidente cosa accadrebbe all’amministrazione comunale, non tanto al gestore che avrà un’assicurazione, ma al Comune. Domando dunque come è stato risolto l’inquadramento giuridico in questo periodo di interregno”.

Ieri sera, dalla giunta e dagli uffici, non è arrivata risposta in tempo reale, attesa comunque nelle prossime ore.

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2 Commenti

  1. Mi chiedo dove sta ATS che è l’ente preposto ai controlli estremamente zelante con le ditte private e piccoli artigiani, è completamente cieca davanti agli enti pubblici! Spero che qualcuno in via Castelnuovo applichi lo stesso zelo praticato nella ditte private anche in questo caso!

  2. Ma si può sapere chi sono i responsabili di queste carenze, il sindaco, gli assessori o gli uffici comunali? ma è possibile che il comune fa sempre quello che vuole senza che nessuno si prenda responsabilità?
    Quello che stanno facendo con questo lido è una cosa gravissima. che vergogna.

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