Una scena che ormai ripete ormai ogni mattina, al portico di San Francesco. E’ accaduto in almeno due altre occasioni (il 3 ottobre e poi il 6), è successo ieri mattina, ed è andato in scena il replay anche oggi come testimoniano le immagini a corredo.
Como, all’alba i senzatetto a San Francesco erano tre. Aiello: “Zona rossa, bivacchi vietati”
La Polizia locale attorno alle 8 è arrivata con un’auto e due agenti. Tre le persone controllate sotto il portico.
Come spiegato a ComoZero quattro giorni fa direttamente dal comandante della Polizia locale, Vincenzo Aiello, in questi case accade quanto segue: “Identifichiamo le persone prima di tutto – aveva dettagliato Aiello – Poi, se risultano non avere titolo per rimanere in Italia, viene notificata l’espulsione entro 7 giorni dalla Questura di Como. Ad ogni modo – aveva concluso il comandante – va tenuto presente che la zona di San Francesco ricade nella zona rossa del Regolamento di Polizia urbana che vieta i bivacchi. Dunque scattano in ogni caso le misure amministrative”.
Alla fine del controllo di oggi, non risulta che nessuno dei tre presenti sia stato portato via.
3 Commenti
il vero obiettivo delle autorità è nascondere alla vista della popolazione le persone che bivaccano.
E’ abbastanza evidente che le attuali misure siano volte a spostare il problema e non a risolverlo.
Basta infatti girare in zona Como Borghi per imbattersi in nuovi punti di bivacco che essendo meno visibili della ex chiesa di San Francesco, è probabile rimangano a lungo.
Personalmente trovo molto triste che delle persone vengano trattate dalle autorità solo come un problema da nascondere.
NoPer favore vogliamo fare qualcosa anche per il nostro Crocifisso? Un mese fa il sindaco ha acceso il cero della riconoscenza.E i padri somaschi sono barricati in casa propria.Vergognoso!!
“Alla fine del controllo di oggi, non risulta che nessuno dei tre presenti sia stato portato via.”
Portato via dove? La frase risuona in un modo che mette i brividi…
Cerco di restare sul versante pratico della faccenda ché quello morale sembra davvero fuori moda nei nostri tempi barbari(cini):
che senso ha notificare un espulsione che non viene eseguita e irrogare una sanzione amministrativa che (verosimilmente) non viene pagata?
In che modo avvicina ad una soluzione del problema?
Più in generale: l’obiettivo dell’autorità è evitare che ci siano persone che bivaccano in strada (e quindi 1-proporre una politica di accoglienza emergenziale, 2-favorire progetti di accompagnamento abitativo, 3-lavorare al reinserimento lavorativo e sociale dei soggetti interessati) o applicare una regola indipendentemente dalla sua efficacia?