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Como, pochi ma decisi: bloccato ancora il taglio dei ciliegi. E c’è la diffida al Comune, ecco dove si firma

Uno strano clima di calma (prima della tempesta?) regnava poco prima dell’alba e regna questa mattina in via XX Settembre a Como. Un nuovo manipolo di cittadini ed esponenti politici si è nuovamente radunato nella via per dire no al taglio degli storici ciliegi che ornano tutta la strada. Meno persone di ieri, primo giorno della protesta, ma non meno decise. E tutte, al sorgere del sole, si sono trovate di fronte a una situazione per certi versi straniante.

Molto presto, infatti, alcuni addetti dell’azienda Peverelli incaricata dal Comune di Como di tagliare gli alberi e sostituirli con piante di peri si sono presentati nella zona di inizio operazioni (verso via Milano) ma hanno solamente preso alcuni cartelli di divieto di sosta per spostarli in altre zone di attività. Pochi minuti, qualche scambio con i presenti, ma nessun annuncio o dettaglio sull’effettiva partenza dell’abbattimento dei ciliegi ritenuti dall’amministrazione malati e non salvabili (qui l’intervento dell’assessore al Verde Chiara Bodero Maccabeo in consiglio comunale). Dopo di che, una calma totale, almeno apparente. Anzi, la zona degli annunciati abbattimenti è tornata a spot un parcheggio come nei giorni normali.

Il che non ha comunque fatto desistere i cittadini che – ribadendo di voler soprattutto cercare un dialogo con il Comune per potersi almeno scambiare pareri, impressioni e idee – si sono passati la staffetta per rimanere a presidiare la zona, anche se in gruppi poco numerosi.

Nel frattempo, però, è partita una seconda raccolta firme dopo quella online che ha superato le 4mila sottoscrizioni. Si tratta di una diffida contro il Comune per dire no all’abbattimento dei ciliegi, predisposta dall’avvocato Maria Cristina Forgione. Le firme di chi volesse, vanno però raccolte entro le ore 16 di oggi, martedì 18 novembre, nelle attività della zona che hanno voluto dare una mano:

  • Parrucchiere Creative Team by Cristina
    Via XX Settembre 26
  • Bar Tulipe
    Via Milano 81
  • Bogani Arte
    Via Milano 118

Nella diffida con cui si invita Palazzo Cernezzi a sospendere immediatamente ogni abbattimento, si chiedono:

1. Perizia fitostatica o fitosanitaria redatta da agronomo iscritto all’albo professionalmente competente;
2. Relazione tecnica che motiva l’abbattimento dei singoli esemplari;
3. Determina dirigenziale che autorizza il taglio;
4. Progetto esecutivo della riqualificazione dell’area;
5. Piano comunale di compensazione e ripiantumazione degli alberi rimossi;
6. Eventuali pareri di ARPA, Carabinieri Forestali, Ufficio Ambiente o altri enti di cui in indirizzo;
7. Eventuali segnalazioni di pericolo accertato per pubblica incolumità.
8. Eventuali altri docc. Di interesse;

Il passo seguente, conclude il documento, è “adire l’autorità giudiziaria”. In alternativa “i sottoscritti si riservano ogni ulteriore iniziativa, ivi compreso”:
– ricorso al TAR Lombardia per richiesta di sospensiva urgente;
– segnalazione formale ai Carabinieri Forestali;
– trasmissione degli atti alla Corte dei conti per eventuale danno erariale;
– informazione alla stampa e alle associazioni nazionali di tutela del verde.

Insomma, per ora la battaglia – oltre che fisicamente attorno ai ciliegi, che per ora sono regolarmente al loro posto – si sposta anche sulle carte bollate. Cosa accadrà nelle prossime ore è una storia ancora tutta da scrivere (anche perché al momento, dal Comune, non giunta alcuna apertura ufficiale al confronto con i cittadini).

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