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Como, l’incubo del passaggio a livello vicino al centro finisce: via al cantiere da 4 milioni per il sottopasso

Prende avvio lunedì 7 ottobre l’intervento di rinnovo della stazione di Como Borghi sulla linea Saronno-Como Lago di Ferrovienord. I lavori prevedono la messa a standard della stazione con nuove banchine e pensiline, il rinnovo dell’armamento ferroviario e degli impianti e includono anche la creazione di un sottopasso pedonale per l’accesso allo scalo da via Carloni. Per favorire l’avanzamento delle opere sono previste alcune modifiche al servizio ferroviario sulla linea, che verranno comunicate da Trenord attraverso i suoi canali (app e sito web).

L’INTERVENTO – Ecco il dettaglio delle opere che saranno realizzate.

  •  Realizzazione di un nuovo sottopasso pedonale di stazione per facilitare l’attraversamento delle persone e delle biciclette e consentire l’accesso allo scalo anche da via Carloni. Il sottopasso di stazione sarà collocato a nord del fabbricato viaggiatori verso Como Lago, in corrispondenza dell’ingresso principale di stazione. Il sottopasso tra i due binari avrà una lunghezza di circa 16 metri con una larghezza interna di circa 3,40 metri e un’altezza netta interna di 2,7 metri. L’accesso al sottopasso sarà garantito da scale e da rampe per persone a mobilità ridotta sia al binario 1 sia al binario 2.
  • Adeguamento a standard delle banchine con innalzamento a quota +55 cm dal piano del ferro per facilitare la salita e la discesa dal treno, posa dei percorsi tattili per persone con disabilità visiva.
  •  Modifica all’armamento ferroviario con spostamento di un deviatoio erealizzazione di una banchina laterale a servizio del binario 2.
  • Realizzazione di pensiline di copertura della banchina a servizio del binario 2 e per la copertura delle scale e delle rampe del nuovo sottopasso di stazione.
  • Realizzazione del nuovoimpianto di videosorveglianza, adeguamento del sistema di informazioni al pubblico e adeguamento dell’impianto di diffusione sonora.

“Grazie all’avvio dei lavori di riqualificazione, finanziati da Regione Lombardia, la stazione di Como Borghi si appresta a cambiare volto, garantendo una migliore fruibilità per tutti gli utenti e favorendo la regolarità della circolazione ferroviaria –  commenta il presidente di Ferrovienord Fulvio Caradonna – Inoltre, il nuovo sottopasso di stazione permetterà l’accesso pedonale allo scalo da via Carloni anche durante la chiusura del passaggio a livello, andando a risolvere in modo definitivo una situazione di disagio particolarmente sentita non solo dagli utenti della stazione ma anche dagli abitanti del quartiere”.

FINANZIAMENTI E TEMPI – Le lavorazioni avranno una durata di circa un anno e saranno realizzate dall’A.T.I. Impresa Luigi Notari S.p.A. – Valsecchi Armamento Ferroviario Srl.  L’appalto ha un valore pari a 4.683.571,52 euro. L’intervento è finanziato da Regione Lombardia, nell’ambito del Contratto di Programma con Ferrovienord.

Controllata al 100% da FNM, Ferrovienord gestisce in Lombardia 331 chilometri di rete e 124 stazioni dislocate su cinque linee nelle province di Milano, Brescia, Como, Monza e Brianza, Novara e Varese. Sulla rete Ferrovienord circolano 900 treni e viaggiano 200.000 passeggeri al giorno. Accanto all’attività finalizzata alla circolazione dei treni, Ferrovienord si occupa della gestione della manutenzione ordinaria e straordinaria della rete, del suo adeguamento, dell’attivazione di nuovi impianti e dell’assistenza ai lavori di potenziamento.

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28 Commenti

  1. Sicuramente utile, come scritto dall’unico cittadino che abita in zona (gli altri come al solito danno aria alla bocca). L’idea di terminare la linea a Borghi è interessante. Certo la spettacolarità dell’arrivo a Lago (soprattutto adesso che verrà eliminato quel indecente chiosco) è impagabile. Interrare, vista la presenza di edifici e del lago è impraticabile. Perché? Non avete mai scavato in spiaggia a pochi metri dalla battigia e trovato l’acqua? A questo punto si potrebbe interrompere a Camerlata la ferrovia e sostituire la tratta restante con un tram (che non ha bisogno di passaggio a livello). Occupando meno spazio si potrebbero creare due linee (con un “senso unico alternato” nel tratto a monte del passaggio a livello di viale Lecco, quello tra le case), aumentare le corse, addirittura interrompere le linee dell’autobus in zona Camerlata e convogliare sul tram tutto il traffico in uscita dalla città. Dono idee abbozzate ma sicuramente meno costose ingombranti e di più veloce realizzazione.

    1. Qui quello che, come al solito, da aria alla bocca è lei. Rilegga le ultime dieci righe del suo sproloquio e cambi subito dieta la sera.

    2. Io, fin dai tempi in cui ero al collegio Don Guanella negli anni 60, ho sempre avuto in testa l’idea che quel tratto da Como Borghi a lago potesse essere SOPRAELEVATO! Ero un ragazzino, e quelle cose le vedevo nei modellini plastici. Crescendo, li ho visti a Parigi e nei film (una volta in un film da Chicago – il braccio violento della legge – con un inseguimento mozzafiato). 4 milioni di euro ritrasformati in lire, negli anni 70 sarebbero bastati per un’opera simile. E avremmo già vissuto 50 anni senz’altro migliori dei disagi giornalmente arrecati da quei tre odiati passaggi ferroviari…..

        1. Vero. Chiedo ammenda. Purtroppo in vita ho sempre privilegiato la pratica all’estetica. Teniamoci i passaggi a livello e i loro disagi. Giusto così.

  2. La vera rivoluzione sarebbe il Capolinea provvisorio a Como Borghi poi nel tempo interrare la linea ferroviaria ed raddoppio dei binari, come fatto in varie città italiane, un esempio Busto Arsizio, sopra al posto della attuale sedime ferroviario un pista ciclopedonale con approdo e affaccio sul lago, con panchine sul percorso ed un filare di alberi dove possibile, sarebbe di grande richiamo turistico.

    1. Perché provvisorio? Va bene definitivo, la distanza da lì al centro (o a Piazza Matteotti se va presa la corriera) non è molta, si può fare il percorso dove ora sono i binari. Per evitare di andare in Via Milano a prendere il bus si può istituire una fermata Asf in Via Aldo Moro, anche se in effetti è impossibile per i bus uscire da Via XX Settembre o Via Sirtori, si dovrebbe usare il minibus.

    1. Sono perfettamente d’accordo Matteo lo scritto mille volte, ma le cose semplici e definitive non piacciono, bisogna sempre rifare a distanza di anni…!

  3. Alla fine ne verrà fuori una cosa alla Trenord con un dentista a dirigere i lavori
    (Ps:telecamere ne hanno previste)

  4. Sovrappasso pedonale o é faraonico anche per disabili tipo Camerlata o non si può. Con la storia che nessuno resta indietro nessuno andrà più avanti

  5. …rimarrà il disastro dei tempi infiniti in viale Lecco / piazza del Popolo per il passaggio a livello…

    1. Dimenticavo : sarebbero scomparsi dal centro città 4 passaggi a livello ed il rumore dei treni e mi fermo qui tanto non serve a niente se non a mangiarsi il fegato!!!!

  6. Vogliamo fare scommesse sulle condizioni e frequentazioni del sottopasso, dopo 2 giorni dall’inaugurazione?
    Ci si potrà assicurare per attraversarlo senza danni e in sicurezza?

  7. Il sottopassaggio pedonale andava fatto a Como lagoooooo!!!!
    Il mondo al contrario.
    SI FANNO LAVORI COMPLETAMENTE INUTILI.
    TRA L’ALTRO NON È PERVENUTO NESSUNO STUDIO PRELIMINARE DELL’UTILITÀ DI UN SIMILE TUNNEL PEDONALE.
    SARÀ PROBABILMENTE UN RIFUGIO ANTIATOMICO.
    SIAMO PROPRIO MESSI MALE, ANZI MALISSIMO.

    1. Io abito in zona e secondo me sarà molto utile per i residenti. Ora come ora è praticamente assicurata un’attesa allucinante ogni volta che ti devi muovere a piedi verso via Milano.

      A lago esattamente a cosa servirebbe?

  8. altra stupidata ,il sottopasso ci vuole ma per le auto, non è possibile, pazienza, ma uno pedonale che due giorni dopo l’inaugurazione è dimora di senzatetto a cosa serve , se volete essere magnanimi fate degli ostelli per i poveracci

    1. Nonostante la sua ineducazione le auguro di avere un tetto sopra la testa sempre e#Poveracci#lo dica a qualcunaltro.Per restare in tema treno, sottopasso automobili potrebbe essere un esempio Fino Mornasco.0pin. pers da pendolare e cittadino.

  9. La vera rivoluzione sarà quando il sig Caradonna annuncerà che la tratta Grandate – ComoLago sarà raddoppiata (o una soluzione analoga che renda efficiente e funzionale quella tratta) in modo da non dover attendere il treno dalla direzione opposta per poter ripartire.
    Sarebbe poi interessante capire cosa è migliorato in questi ultimi 20 anni circa, quando FNM ha dato vita a 2 società distinte FerrovieNord e Trenord (precedentemente LeNord) con l’obiettivo di separare “trasporto” e “binari”: la concorrenza è bloccata da Regione Lombardia, e la scarsa qualità del servizio è peggiorata.

  10. Chissà quanto meno sarebbe costato fare un sovrappasso pedonale, anziché complicarsi la vita con un sottopasso. E magari usare il sovrappasso per ampliare la copertura delle banchine di attesa, nel contempo.

  11. Rimango dell’idea che sia un intervento senza visione….
    È il treno che deve andare sottoterra…non le persone.
    Certamente è più semplice fare un sottopasso….ma non siamo mai capaci di sognare!

    1. Sì, il treno sotto terra sarebbe un sogno davvero; siamo capaci (ma saremo davvero capaci?) di fare un ponte sullo Stretto di Messina (totalmente inutile) e non riusciamo a interrare un chilometro di binari… E speriamo che i lavori non aggiungano ulteriori disagi a quelli già cospicui. Ma li aggiungeranno senz’altro

      1. scusa inutile sará per te che stai a como, magari non sará inutile.per siciliani, calabresi e trasporto merci, per un siciliano il sottopasso gerroviario a como che utilitá avrebbe?

    2. Giusto concordo con la sua opinione.
      È il treno che deve esser interrato dal Dadone.
      E sopra all attuale tratta del treno parcheggi che ripagano l opera in 10anni ed aiuole verde e ciclabile fino all università.
      Poi 4,650 milioni mi sembra un po po tanto.

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