Per la seconda volta in due settimane il vicesindaco Alessandra Locatelli ha ribadito quanto sia necessario il confronto con le associazioni per affrontare la questione dei senzatetto che vivono sotto la ex Chiesa di San Francesco. Lo aveva fatto qui:
San Francesco, tempo (quasi) scaduto. Locatelli: “Proposte entro una settimana, poi sgombero”
E, nelle ultime ore, qui:
Nello specifico l’assessore ai Servizi Sociali ha spiegato: “Noi non continueremo a tollerare situazioni simili, ma sono d’accordo sul fatto che la tensione sociale vada tenuta bassa. Non caricheremo di forza il momento (dello sgombero, ndr) ma contiamo sulle scelte delle associazioni di volontariato, con cui abbiamo da tempo un dialogo”.
In risposta, pochi minuti fa, è arrivata una nota di ComoAccoglie, associazione attiva da tempo sul fronte senzatetto e migranti:
Noi volontari di Como Accoglie nei diversi incontri avuti non abbiamo potuto che constatare l’indisponibilità del comune a farsi carico di questo problema sociale nè ci risulta sia prevenuta alla rete dei servizi per la grave marginalità, cui aderiamo, la richiesta di avviare una progettualità che affronti la drammatica situazione delle tante persone, migranti e locali, senza fissa dimora e più in generale la complessa realtà di Como quale città di frontiera.
Abbiamo ribadito in tutte le occasioni come sia estremamente difficile produrre un progetto serio senza l’intervento delle istituzioni, invitando il comune a farsi regista e a valorizzare le tante, qualificate e preziose risorse presenti sul territorio; è emersa tra le altre la proposta di valutare soluzioni diversificate e innovative già sperimentate con successo in altri comuni con ricadute estremamente positive per tutta la città.
Ci fa piacere dunque sapere che è stato avviato un percorso in tal senso e ci sarebbe utile sapere con quali associazioni sta dialogando così da poterci mettere in contatto e capire come muoverci rispetto all’assistenza che stiamo portando oggi e ai possibili futuri progetti.