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Como Sole: 40 famiglie senza acqua calda da una settimana. Fidanza (Comocalor): “Posati generatori elettrici gratuitamente”

Un condominio senza acqua calda da oltre una settimana. È successo a 40 famiglie residenti nel palazzo “Como Sole” in Salita Cappuccini, dove Comocalor eroga i servizi di teleriscaldamento.

Stando alla segnalazione di un residente, la stessa azienda ha provveduto a installare un boiler per l’erogazione di acqua calda in questi giorni, in cui si stanno svolgendo alcuni lavori di manutenzione straordinaria sulla rete di teleriscaldamento, ma il generatore non funzionerebbe.

Non sarebbe la prima volta che il condominio rimane senza acqua calda o riscaldamento: secondo quanto riferito dal residente, in 12 mesi sarebbero arrivate 14 comunicazioni di interruzione del servizio, lasciando i residenti in situazione di difficoltà per 30-40 giorni. Inoltre, non ci sarebbero stati rimborsi o sconti sul servizio da parte di Comocalor.

Contattata, l’azienda Comocalor ha spiegato la situazione dando la propria versione.

“Comocalor ha comunicato per tempo ai condomìni interessati dall’interruzione dell’erogazione dell’acqua calda sanitaria, legata allo svolgimento degli annunciati lavori di manutenzione straordinaria sulla rete di teleriscaldamento, la posa di generatori elettrici a completo titolo gratuito con oneri di conduzione, manutenzione, gestione a carico degli stessi condomini – ha sottolineato l’amministratore delegato Fabio Fidanza – Il condominio in questione ha in questi giorni valutato che le attività messe in atto da Comocalor non sono sufficienti a garantire il servizio nei termini richiesti e ha deciso autonomamente di procedere all’installazione di un sistema provvisorio di produzione di acqua calda sanitaria alimentato a gas naturale”.

“Va sottolineato che nulla è dovuto contrattualmente da Comocalor per gestire questa situazione – così l’ad di Comocalor – e l’onere assunto dal concessionario per la posa dei sistemi elettrici è stato un atto di attenzione nei confronti dell’utenza per dare un’alternativa a titolo gratuito nella piena libertà dell’utenza di scegliere soluzioni più consone ai propri usi”.

Segnalata una situazione simile anche in via Acquanera ad Albate, durante il consiglio comunale di ieri sera, dai consiglieri di minoranza Patrizia Lissi e Gabriele Guarisco (Dem).

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