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Como, “sul polo dell’infanzia c’è il rischio di perdere 5 milioni di finanziamento? Dal Comune nessuna risposta”

Si torna a parlare di uno dei cantieri più grossi a Como legati al Pnrr, ovvero del polo dell’infanzia di via Longhena, ad Albate, per cui è prevista una maxi riqualificazione, che si potrebbe quasi definire un rifacimento tout court, da ben 5,5 milioni di euro.

A riaccendere i riflettori in questi giorni di canicola è il Pd. Il Documento Unico di Programmazione (DUP) presentato dall’Amministrazione “somiglia a un mero elenco di indicazioni, spesso generiche, quasi come se sia stato redatto più per adempiere a un obbligo di legge che per fornire obiettivi concreti e, soprattutto, verificabili. Per questo, in Consiglio comunale, abbiamo presentato una serie di domande di chiarimento su quanto scritto nel documento. Il sindaco e gli assessori si sono rifiutati di rispondere ad esse, che poi sono quelle che i cittadini continuano a farci ogni giorno. Sono tre anni che sentiamo promesse dall’Amministrazione, a oggi, purtroppo, non ancora concretizzate. Tra queste c’è il polo dell’infanzia di via Longhena”, scrivono il segretario cittadino Daniele Valsecchi e i consiglieri comunali del PD.

“Come già ribadito più volte nelle lunghe battaglie contro le chiusure delle scuole, la continuità educativa ricopre un ruolo fondamentale nella crescita dei bambini. A gennaio il sindaco ha definito la progettazione in fase di ultimazione. Sono passati ormai sette mesi e non ci sono notizie in merito”, aggiungono.

“Essendo i lavori legati a un finanziamento ottenuto nell’ambito del Pnrr ci sono delle scadenze da rispettare e non nascondiamo una certa preoccupazione: il progetto esecutivo è stato approvato? I lavori termineranno entro il 31 dicembre 2026 o c’è il rischio concreto che i 5,5 milioni ottenuti vengano persi? I cittadini hanno bisogno di risposte, non solo a parole, ma anche attraverso fatti concreti”, la conclusione.

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