L’Università dell’Insubria è tra le migliori giovani università del mondo: è 82esima nella classifica The Young University Ranking 2022, che ha preso in esame 790 atenei fondati da meno di cinquant’anni, ed è sesta tra le italiane. Nel 2021 l’Insubria era al 119esimo posto su 475; ora sono migliorati i punteggi in quasi tutte le aree, soprattutto per l’impatto delle citazioni scientifiche, dove si passa dai 74,9 punti del 2021 ai 90,7 attuali: 37esima posizione nella classifica.
“Una netta crescita, che conferma le scelte di qualità del nostro ateneo, perseguite anche nel periodo di pandemia – commenta il rettore Angelo Tagliabue –, e dà luce al percorso di internazionalizzazione che è tra gli obiettivi primari del Piano strategico. Sono particolarmente orgoglioso dell’impatto delle nostre pubblicazioni scientifiche: siamo 37esimi tra le giovani università e 128esimi nel ranking globale. Significa che gli articoli dei nostri professori, e quindi il risultato della ricerca Insubria, hanno voce nella comunità scientifica internazionale, sanno confrontarsi e portano un contributo significativo di conoscenza”.
Le prime tre posizioni del The Young University Ranking 2022 sono occupate rispettivamente da Paris Sciences et Lettres – PSL Research University Paris, Nanyang Technological University di Singapore, The Hong Kong University of Science and Technology.
The Young University Ranking è una delle classifiche internazionali stilate dalla rivista britannica Times Higher Education. La tabella, pubblicata il 15 febbraio, analizza le performance di 790 università fondate da meno di 50 anni e si basa sugli stessi 13 indicatori di The World University Rankings, raggruppati in 5 aree con pesi differenti: insegnamento, ricerca (volume, reddito, reputazione), citazioni (influenza della ricerca), apertura internazionale (personale, studenti, ricerca) e trasferimento tecnologico. Un’ottima prestazione era stata registrata anche nel più ampio World University Rankings The Wur 2022, uscito lo scorso settembre, dove l’Insubria era nel gruppo 401-500 su 1662 atenei e, soprattutto, già si distingueva con la 128esima posizione assoluta per l’impatto delle citazioni scientifiche.