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FOTO Como, i giovani illuminano la Bocciofila sfrattata. Una grande giornata tra giochi e concerto: “Sindaco, se questa non è democrazia…”

E poi toccò ai giovani. Promessa mantenuta e giornata perfetta oggi alla Bocciofila dei Combattenti di via Balestra a Como. L’associazione, come noto, è stata sfrattata dal Comune di Como in vista della realizzazione nella vicina Ex Chiesa delle orfanelle dell’esposizione delle monete romane, il cosiddetto tesoro di Como (per la stessa ragione sono state sfrattate anche le Associazioni d’Arma: qui spieghiamo dettagliatamente le vicende).

Ma il vero tesoro di Como, quello fatto di carne, cuore e anime, lo si è visto oggi tra campi da gioco e giardino con l’evento voluto da un gruppo di giovani, sceso in campo a sostegno di anziani che, pienamente a ragione, temono di veder chiudere da un momento all’altro uno degli ultimi luoghi di vera socialità del centro cittadino, vitale per persone anche estremamente anziane che arrivano in via Balestra da tutti i quartieri, ogni giorno. Parliamo di umanità, senso di appartenenza e gioia. Parliamo della necessità profonda di costruire relazioni che veramente possono tenere in vita mente e corpo di individui che altrimenti e semplicemente rimarrebbero chiuse in casa.

Durante l’ultimo Consiglio comunale (come raccontavamo qui) le parole del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, non hanno lasciato spazio alle speranze, nessuno spiraglio apparente. Intanto però, un passo alla volta, la città si muove e lo fa a passo di festa, sorridendo: oggi musica, giochi di società, bambini e neofiti delle bocce in pista a scoprire questo sport. Le voci? Unanimi: “La Bocciofila non deve chiudere”.

Tutti a fianco di Renato Fumagalli, vicepresidente dei Combattenti, vera anima delle proteste contro la chiusura. Prima della musica, Renato ha preso brevemente la parola: “Grazie ragazze, grazie ragazzi e grazie a tutti per la vicinanza. Voglio solo dire questo, non mi pare che qui non ci sia democrazia, non mi pare che qui ci siano antidemocratici. Semmai vedo il contrario”. Chiaro riferimento alle parole del sindaco che, a proposito di questa vicenda, si è addirittura spinto a dire che il caso Bocciofila: “Mette in discussione la democrazia. Parentesi vergognosa”. Ha aggiunto così Renato: “Rapinese ha tirato in ballo pure la Repubblica e, se ho capito, per il sindaco noi siamo contro la Repubblica”. Il primo cittadino infatti ha anche detto: “Si è espressa la Repubblica, anziani abusivi” (qui trovate il discorso integrale del sindaco).

Poi parola a Vittorio Mottola, l’ex consigliere comunale è in prima linea contro l’annunciata altra chiusura (sempre da parte del sindaco), quella della scuola materna di Ponte Chiasso.

“Le soluzioni ci sono per evitare di disperdere i bambini per la città – ha detto – e la dirigente le ha presentate con l’ipotesi di unione tra materna e primaria, ma niente”, così le due proteste si sono in qualche modo ‘unite’. Mottola ha poi invitato i presenti a firmare la petizione a sostegno dell’istituto: “Il Comune parla coi numeri? Faremo parlare anche noi i numeri delle firme”.

Tra giochi nel pomeriggio e musica la sera si stima, al ribasso, che oggi siano passate duecento persone. L’annunciato concerto al Tempio Voltiano è stato annullato per questioni organizzative e la giornata si è svolta tutta in via Balestra.

Tra gli organizzatori Roberto Adduci, l’ex candidato sindaco ha annunciato con Fumagalli un nuovo appuntamento, domenica 8 ottobre, quando in via Balestra saranno organizzati laboratori e mercatini sempre a sostegno degli anziani ritenuti “abusivi”. Che per molti comaschi, evidentemente, abusivi non sono. Oggi si è assaggiato quello che la Bocciofila potrebbe essere sempre. La diciamo con Fumagalli: “Hanno detto che ci siamo solo noi vecchi (che poi non è mica un male, o una colpa, anzi, Ndr), guardate adesso”. Come ci è capitato di chiedere qualche settimana fa, chiediamo ancora: davvero vogliamo svendere tutto questo per 30 denari? E’ una domanda.

LA GIORNATA DI OGGI NELLA GALLERY SFOGLIABILE:

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12 Commenti

  1. A parte le sparate di Rapinese Sindaco non risulta molto chiaro cosa si voglia fare degli spazi occupati dalla Bocciofila e dalla ex-chiesetta delle Orfanelle. L’esposizione di tre vetrinette di monete rischia di diventare il pretesto per modificare in modo radicale quest’area e, visto che il rischio esiste, forse è necessario capirci qualcosa di più. Quindi il tema è proprio questo. La Bocciofila viene sfrattata per lasciare spazio alle vetrinette oppure per dare spazio a qualcosa d’altro? Non aver voluto presentare il progetto alle opposizioni, a questo punto, lascia spazio alle peggiori ipotesi. Stiamo sacrificando la Bocciofila per piazzare tre vetrinette di monete o per qualcosa d’altro?

    1. Sono d’accordo su quanto da lei evidenziato. Lo spazio per le monete poteve trovare collocazione nell’adiacente Museo e comunque sarebbe stato un bel gesto di trasparenza presentare l’utilizzo futuro di quell’area. Infine per completezza bisognerebbe che la giunta e le opposizioni trovassero la “quadra” per portare a termine vari problemi nell’interesse della Città e non dei partiti come la “Caserma De Cristofori, l’area San Martino, la solita Ticosa da cui non se ne esce (capisco la burocrazia ma qualcuno deve suonare le “campane”).

  2. Ma quale democrazia, questa è una manipolazione politica degli “sciocchi”. In tutti questi anni nessuno si è occupato seriamente della struttura e adesso solo per contraddire l’operato del sindaco fanno manifestazioni senza un minimo di vergogna.

    1. Immagino ognuno “nelle proprie faccende affancendato”, mica solo la bocciofila ha i suoi problemi.
      Il bello è che, in questi momenti critici, abbiano mostrato solidarietà a chi ha ne ha bisogno…

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