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“Con la Canturina bis luoghi irriconoscibili e invivibili”. Fridays contro Cantù, Figino, Provincia e Pd

Domenica scorsa una simulazione reale a Figino Serenza, da pare degli ambientalisti, per dimostrare l’impatto dell’opera sul territorio (il racconto) e soli pochi giorni fa l’assegnazione dell’incarico di progetto di fattibilità della Canturina bis da parte della Provina di Como  (la decisione). Due visioni contrapposte che continuano a far discutere. E ora l’intervento contro tutti dei Fridays for Future Cantù con una lunga riflessione.

Ecco parte del loro pensiero:

Il coordinamento NO Canturina bis ha organizzato domenica scorsa un presidio a Figino Serenza, in risposta al quale possiamo evidenziare che:

– la maggioranza che amministra il comune di Cantù (Lega) difende a spada tratta l’opera stradale: la sindaca di Cantù al TG3 Lombardia dichiara che “i trasporti delle aziende non li possiamo far girare mica sui pullman”, dichiarazione volta evidentemente a sminuire le tante proposte alternative alla Canturina Bis elaborate in questi anni dalle organizzazioni ambientaliste, e già sottoposte ai vari enti attori del Trasporto pubblico. In primo luogo, perché è irrazionale affermare che oggi il traffico in centro sia quello legato alle aziende, visto che in questi anni la “città del mobile” si è trasformata (purtroppo) nella “città del supermercato”; in secondo luogo, ancora si dimostra una totale incapacità di immaginare una mobilità diversa, che sappia coniugare la sostenibilità ambientale in un territorio in continuo depauperamento. A questo punto poniamo noi un interrogativo ai nostri amministratori: quale visione di mobilità avete? Avvallare la Canturina Bis significa voler pianificare i prossimi 10/20 anni della città secondo un modello politico di almeno 40 anni fa, lo stesso che ha causato il problema che ora ci troviamo ad affrontare. Quindi, nuovamente, quale visione di mobilità avete? Come immaginate Cantù tra quindici anni nell’era dello sconvolgimento climatico?

– il sindaco di Figino Serenza, Roberto Moscatelli, riferendosi alla manifestazione di domenica scorsa, sostiene sarebbero state dette alcune falsità in merito al passaggio dell’opera dai prati della Cascina Moia. La manifestazione è stata invece organizzata proprio laddove secondo il documento di fattibilità dell’opera (e non il progetto, ancora non esistente) la strada passerà in superficie da quei prati e non in galleria.

– la Lega interviene per bocca dell’ex consigliere regionale Fabrizio Turba, dicendo che “il grande impatto ambientale di cui si parla non esiste”, negando di fatto l’evidenza tecnica relativa al consumo di suolo e alla cantierizzazione dell’opera. Vivibilità significa abitabilità, una nuova strada non permette di abitare ma di attraversare freneticamente luoghi ormai irriconoscibili; ancora chiediamo, che visione di mobilità avete? E quindi, che visione di vivibilità avete?

– l’amministrazione provinciale è fermamente convinta dell’opera, in barba alle proteste e senza quindi recepire nulla dei confronti democratici tra le parti coinvolte, sceglie di affidare la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della strada destinando di 875mila euro;

– dall’altra parte si legge la solita confusione delle opposizioni, con il consigliere Orsenigo del PD che da un lato giustifica la costruzione della strada e dall’altra, per evidenti sole convenzioni elettorali, propone un diverso tracciato (ragionando quindi secondo lo stesso modello politico di “soluzione” al problema) dal costo elevatissimo (e quindi socialmente ingiusto, dal momento che le risorse dovrebbero essere invece destinate al potenziamento dei servizi pubblici).

A fronte di tutto ciò continuiamo ad opporci alla Canturina bis e al modello di (in)vivibilità che essa rappresenta, sottolineandole inconsistenza e pericolosità.

Soli contro tutti, ma andiamo avanti.

 

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