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Attualità, Economia

Confcommercio Como, il direttore Monetti denuncia le piaghe: “Contraffazione, abusivismo e estorsioni che falsano la concorrenza”

Sui temi della sicurezza e della legalità Confcommercio dialoga e interagisce con le Istituzioni, il Governo e il Parlamento, le Forze dell’Ordine, Associazioni, Enti pubblici e privati, imprese, Organizzazioni e Movimenti impegnati nella lotta alla criminalità, in tutte le sue forme. Monitora i fenomeni, raccoglie le esigenze del sistema e individua soluzioni, rappresentando le istanze degli associati anche in ambito legislativo. Dal 2013, Confcommercio organizza la Giornata “Legalità, ci piace”, un appuntamento annuale dell’intero sistema confederale contro ogni forma di illegalità. L’evento è un’iniziativa di mobilitazione finalizzata al confronto con Istituzioni e Forze dell’Ordine, alla sensibilizzazione e all’informazione.

Si è tenuta a Roma la decima edizione con gli interventi del Presidente nazionale Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli e del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. La giornata si è aperta con la presentazione di un’indagine su usura e fenomeni illegali e sulla percezione e i costi per le imprese del terziario di mercato. L’usura è il fenomeno illegale percepito in maggior aumento dagli imprenditori (per il 25,9%) seguito da abusivismo (21,3%), estorsioni (20,1%) e furti (19,8%). Il trend è più marcato nel commercio al dettaglio non alimentare dove si registrano percentuali più elevate e dove, in particolare, l’usura è indicata in aumento da oltre il 30% delle imprese. Più di un imprenditore su cinque ha avuto notizia di episodi di usura o estorsione nella propria zona di attività e, in particolare, il 10,3% ne ha conoscenza diretta. Il 16,5% degli imprenditori teme fortemente il rischio di esposizione a usura e racket. Di fronte all’usura e al racket il 59,4% degli imprenditori ritiene che si dovrebbe denunciare, il 30,1% dichiara che non saprebbe cosa fare, il 5,3% pensa di non poter far nulla.

Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commentando i dati dell’indagine Confcommercio sui fenomeni illegali ha sottolineato che “bisognerà valutare anche un maggiore sostegno individuale e psicologico alle vittime del racket”.  La collaborazione tra istituzioni e associazioni – ha aggiunto Piantedosi – è fondamentale per contrastare i fenomeni criminali. Ci sono gli strumenti per aiutare gli imprenditori ma possiamo fare un ulteriore salto di qualità. Dobbiamo fare in modo di contrastare con sempre più forza i fenomeni illegali”.

“Questa Giornata – ha dichiarato il Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli – è fatta per respingere la solitudine degli imprenditori di fronte a fenomeni che sembrano sempre più grandi di loro: contraffazione, abusivismo, estorsioni, usura e criminalità organizzata. Agli imprenditori di tutta Italia diciamo Confcommercio c’è; mai come in questo caso lo slogan Confcommercio c’è è stato tanto calzante. E aggiunge: “I fenomeni criminali, in particolare quelli come l’usura, si nutrono delle crisi, personali e sociali. Denunciare si deve, si può e conviene. Combattere l’illegalità significa aprire la speranza a tantissimi imprenditori. Quando chiediamo moratorie, fiscali e creditizie, non chiediamo “salvagenti” per le imprese, ma strumenti che possono essere decisivi per non appigliarsi altrove, sulla “pinna” della criminalità organizzata. Nel complesso, perciò, i nostri imprenditori hanno perso quasi 34 miliardi lo scorso anno, e sono stati messi a rischio quasi 270mila posti di lavoro regolari. Contrastare questi fenomeni – ha concluso Sangalli – significa togliere un freno alle nostre possibilità di crescita come Paese. Crescita economica ma anche crescita sociale e morale”.

“I fenomeni illegali contraffazione, abusivismo, estorsioni, usura, furti, rapine, taccheggio – dice il direttore di Confcommercio Como Graziano Monetti – incidono sul corretto funzionamento del mercato in quanto falsano il gioco della concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. In riferimento al discorso della contraffazione, stiamo divulgando un vademecum (Falso? No grazie, compra originale) che contiene dieci validi motivi per non acquistare articoli falsificati”. Acquistando un capo falsificato, il consumatore corre rischi per la sua salute, in quanto molti prodotti contengono agenti chimici e solventi cancerogeni, rischia delle sanzioni pecuniarie che vanno dai 100 euro fino ai 7.000 euro, vanifica la lotta alla concorrenza sleale e al lavoro minorile. “L’auspicio – conclude il direttore Monetti – è che questa giornata della legalità non solo sia un’occasione per reiterare un principio che sicuramente è molto caro ad ogni tipologia di impresa e di persona, ma possa rappresentare una continuità collaborativa tra le categorie rappresentate da Confcommercio Como e le Istituzioni”.

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Un commento

  1. Il vero problema sono tutti coloro che comprano i falsi e sono tantissimi .se nessuno comprasse il problema delinquenziale sparirebbe . Ma quel che conta oggi ě apparire mostrando paccottiglia falsa e senza valore…proprio come chi acquista

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