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Como, esplode il caso dei contagi in case di riposo e Rsa. Erba: “Almeno 145 noti, rischio disastro”

E’ l’emergenza dei contagi e in taluni casi dei decessi nelle residenza per anziani e disabili il fronte più clamoroso degli ultimi giorni anche in provincia di Como. I circa 145 casi diffusi tra varie strutture del territorio portano il consigliere regionale comasco dei Cinque Stelle di “emergenza sanitaria grave e preoccupante” per cui “occorre subito intervenire per evitare ulteriori disastri”

“Secondo i dati in nostro possesso, i contagi stanno continuando ad aumentare – afferma Erba – Alla Rsa di Albese ci sono 94 casi positivi, a Casa Prina di Erba 10 casi positivi, alla Rsa Sacro Cuore di Dizzasco 20 positivi, alla Colleoni di Asso 11 positivi, a Rovellasca 7 positivi, a Bellagio 2 positivi e a Mariano Comense 1 positivo. Ma i dati sono in continua evoluzione e anche il numero dei decessi all’interno di queste strutture sta aumentando”.

“Bastano queste cifre per fotografare la grave situazione che sta vivendo la provincia di Como che non a caso è l’unica della Lombardia dove il numero dei contagi sta crescendo. Purtroppo tra le principali vie di contagio figurano gli ambienti sanitari e socio-assistenziali – prosegue il consigliere regionale – Dobbiamo assolutamente monitorare tutte le Rsa intensificando il numero di tamponi e attivando rapidamente i test sierologici. Soprattutto per evitare nuovi focolai nelle strutture finora non toccate dal virus. Nel frattempo è essenziale che gli operatori vengano messi nelle condizioni di poter lavorare in tutta sicurezza fornendo dispositivi di protezione adeguati e specifici per il personale sanitario”.

“La Protezione Civile ha consegnato a Regione Lombardia tute, mascherine, guanti e altri dispositivi indispensabili per svolgere le attività di assistenza.Perché ora Regione non le sta ancora distribuendo adeguatamente alle necessità delle strutture? – conclude l’esponente comasco dei Cinque Stelle al Pirellone – Infine la preoccupazione sorge anche per i centri disabili poiché simili alle Rsa per tipologia. Anche su questi luoghi serve un monitoraggio per evitare nuovi focolai”.

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5 Commenti

  1. È uno schifo, una vergogna. Ho avuto mia mamma ad Albese quando ancora non c’era il covid. L:hanno fatta morire. Ricoverata in ospedale da quello schifoso posto per disidratazione e denutrizione. Immagino adesso che caos e che incapacità ci sarà ad affrontare questa emergenza. Mia mamma poverina naturalmente non c:è più

  2. Erba visto che è consigliere regionale faccia un’interrogazione a fontana e c. sul perché le mascherine non sono arrivate..
    Partito che vai nominati ai vertici sanitari che trovi..
    Per la debolezza degli anziani penso che se non ci si muove insieme (stato, regione e comune)velocemente le rsa e simili saranno dei lazzaretti

  3. Ma non tutti i cittadini sono vittime.
    Quelli che li hanno votati e rivotati -nonostante fosse palese la politica di occupazione capillare di tutti i posti apicali negli enti pubblici (unica competenza richiesta la fedeltà al partito)- sono pienamente corresponsabili.
    Non si chiede facciano pubblica ammenda, ma si spera in un ravvedimento alla prossima occasione elettorale.

  4. Le nomine politiche nelle ATS fatte in questi anni dal “capitano” sono l’ennesima riprova che in politica contano di più le amicizie e le tessere di partito che la competenza, ma la mancanza di competenza la paghiamo noi cittadini perchè se essa è accettabile e compensabile in periodi “normali” diventa invece devastante in periodi come questo.

    1. Se la valutazione di competenza è fatta dal “capitano” o, come capita a Como, da “quello che non se po’ nomina’”, Dio ci scampi !!!!
      Anche se sembrerebbe, da quel che dicono i bene informati, che sia consigliabile avere determinate simpatie politiche per aspirare alla carriera nella Sanità lombarda, la qualità del nostro personale medico è eccellente sia dal punto di vista professionale che deontologico. Questa emergenza lo ha ampiamente dimostrato.
      Il problema è su tutto il resto…..ed è tanta roba. Poveri noi.

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