Mano pesantissima del governo svizzero nella lotta contro il Coronavirus. Sulla scia dell’Italia era già nota la stretta su tutte le attività della Confederazione, frontiere incluse (fatta eccezione per i frontalieri che possono continuare a recarsi al lavoro).
Ma oggi, con un nuovo annuncio del Consiglio federale, i divieti si sono fatti davvero a lunghissima gittata.
Dalla mezzanotte di oggi 16 marzo e almeno fino al prossimo 19 aprile infatti negozi, ristoranti, bar, scuole e tutte le strutture ricreative e per il tempo libero resteranno chiusi (musei, cinema, piscine, stazioni sciistiche, parchi, palestre, discoteche).
Naturalmente, non sono compresi – anche in questo caso come in Italia – i negozi di generi alimentari, le farmacia e in genere le strutture sanitarie, gli alberghi, i mezzi di trasporto, banche poste. Questi resteranno aperti.
L’emergenza oltreconfine, d’altronde, divampa: sono saliti altre 2300 i pazienti positivi al coronavirus. Di questi, 330 nel Canton Ticino con 8 morti.