Nella giornata successiva alla decisione del Governo di estendere la Zona Protetta a tutta l’Italia per arginare la diffusione del Coronavirus, sono tanti, pressoché infiniti gli esempi di negozianti e titolari di locali in Como che hanno deciso di chiudere le porte, per ora, nella speranza che la situazione torni al più presto alla normalità.
Oggi, 10 marzo, attorno alle 18 il centro della città era una distesa senza fine di serrande abbassate, porte chiuse, luci spente. Uno scenario davvero spettrale, che pure dava il segnale dell’attenzione che pressoché tutti i commercianti comaschi hanno deciso di dare all’emergenza e alle restrizioni sempre più forti.
Sin dal mattino, però, erano apparsi cartelli che annunciavano le chiusure per i prossimi giorni. Li vedete nella piccola, microscopica gallery rispetto al totale delle serrande tirate giù. Un piccoli numero a titolo di esempio del quadro generale.
C’è il Bar Rezzonico, ad esempio, che ha scelto di chiudere la parte adibita a bar da oggi (martedì 10 marzo) fino a venerdì 3 aprile.
Anche il Vintage ha annunciato una sospensione dell’attività (“per il momento”), attraverso un cartello posto sulla porta principale del locale in via Olginati.
Per quanto riguarda i centralissimi bar comaschi che lavorano maggiormente con i turisti, i ragazzi del ristorante Da Pietro in piazza del Duomo hanno preso di buon cuore la decisione del titolare di chiudere per salvaguardare la salute di tutti.
Ma ci sono anche i negozi dei grandi gruppi come Intimissimi, Calzedonia, Tezenis che in centro Como restano chiusi “al fine di contribuire allo sforzo collettivo per il contenimento del contagio” – come si legge sui cartelli apposti sulle vetrine.
Sono tanti, poi, i messaggi che si leggono anche sui Social. Tra questi – giusto per citarne alcune – ci sono la comunicazione del ristorante Crotto del Sergente, oppure quella del negozio Alta Fedeltà Como a indicare che praticamente ogni categoria ha compiuto la stessa scelta.
Vi avevamo raccontato, già ieri sera, della decisione presa dai titolari del Luisita: storico bar-pasticceria-gelateria di Como che ha preferito sospendere momentaneamente le attività.
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E poi il ristorante “Mosto e Carnazza” di via Borsieri, una scelta drammatica testimoniata da una commossa lettera firmata dalla titolare Katia. Ma non solo centro Como: anche il K2o Sport di Cernobbio ha comunicato la chiusura dei battenti fino a fine emergenza.
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Persino i due storici rivali Mantero e Ratti, aziende seriche leader nel settore a Como, hanno dichiarato una collaborazione in sinergia per favorire la produzione e la fornitura dei loro servizi al pubblico.